Conto aperto con gli arbitri

12/03/2013 08:47

RABBIA - (...) il campionato è cominciato con due gol subiti dal Catania e entrambi viziati da fuorigioco. Subito dopo, a Milano, in una delle migliori espressioni della Roma di Zeman, l’espulsione di Osvaldo non incise sul risultato: ma l’italoargentino prese il secondo per un fallo di mano quando invece si parò il viso per un pallone calciato da molto vicino. Con l’Udinese, nel girone di andata, nella partita dell’Olimpico, il rigore decisivo di Di Natale (i friulani vinsero 3-2) fu assegnato per un fallo che non c’era di su Pereyra. Sotto il diluvio di Parma, invece, al di là del fatto che la partita doveva essere sospesa per le condizioni del campo, la Roma subì il terzo gol con Biabiany che partì in fuorigioco, ma anche quest’errore non incise su un risultato ormai segnato. Come accaduto in Roma-. Ma a Verona le sviste dell’arbitro sono costate eccome, almeno un punto: c’era sicuramente uno dei due rigori non fischiati, uno su e l’altro su Balzaretti. in quell’occasione fu ammonito e saltò per la partita contro il Milan. A un altro rigore non dato a , in casa della Sampdoria il gol annullato a Lamela e via così. 

PENALIZZATA - Si dirà: ma le grandi squadre sono tali quando sanno superare anche i possibili errori degli arbitri. Vero, però il dossier giallorosso è lungo e dettagliato e i punti che alla fine mancano in classifica non sono pochi e anzi farebbero tutta la differenza del mondo. La Roma lo sa, ma non lo ha mai urlato e non lo farà: questione di stile (...)