E in aereo decise: «Quello a Genova contro la Samp è il più bello»

04/03/2013 10:36

VIAGGIO - Un viaggio lungo e pieno dei sentimenti più disparati, perché a ripensarci i gol sono immagini che di colpo scandiscono i ricordi. Di anni ne sono trascorsi quasi otto da quella sera dello splendido pallonetto segnato a Julio Cesar, contro l’Inter a San Siro: da fuori area lasciò tutti a bocca aperta. Era il numero 114. E come non pensare al numero 56: 17 giugno del 2001 all’Olimpico contro il Parma e il pomeriggio si concluse con la festa giallorossa per il terzo scudetto. (...)
 
SORRISI - Feste e sorrisi: se si è tifosi della Roma e si ha avuto la fortuna di poter vedere giocare da tempo ormai si va avanti così. Il primo brindisi importante andò in scena il 19 dicembre 2004: segnò al Parma la rete che gli permise di staccare Pruzzo e diventare il primo marcatore della storia della Roma. Era il numero 107. Era già il faro da tempo, divenne ancor più un tutt’uno con la Roma. Sempre in quel capannello sull’aereo di ritorno da Orlando, l’altro gioco riguardava tirare fuori i nomi più improbabili dei giocatori con cui aveva condiviso lo spogliatoio: «Ha giocato con Tempestilli!». «Noo! Ma possibile?». Sì, e oggi Tempestilli fa il dirigente e - senza offesa - sembra il padre. Il gol numero 150 l’ha segnato al Messina, 27 maggio del 2007. C’era Spalletti, un altro allenatore determinante perché se lo inventò centravanti unico. Più passava il tempo, e più si allungava la lista di chi gli restava dietro: Boniperti, Batistuta, Del Piero, Signori e Hamrin. Dua anni fa a Firenze, il 20 marzo del 2011, festeggiò in un solo colpo il numero 200 e 201 e mise nel mirino Roby Baggio: preso e superato pure lui a quota 206. Da quel momento è storia recente, dell’anno scorso. (...)