Fiducia al Max, Galliani: «Allegri saldo? No, saldato con la fiamma ossidrica»
21/03/2013 10:27
Nessun cenno E questa è la parte bella, confortante e coinvolgente. Poi c'è quella sul rinnovo contrattuale, che al tecnico rossonero piacerà di meno. Anche perché il concetto non cambia: «Rinnovo? Non ne parliamo mai prima di fine stagione e in ogni caso l'allenatore ha un contratto fino a giugno 2014, non vedo la necessità di discuterne un anno e mezzo prima». Fine del discorso. Allegri dovrà mettersi il cuore in pace: fino al prossimo anno difficilmente si parlerà di eventuali prolungamenti. Una situazione molto delicata, anche perché Max è stato recentemente investito di un ruolo di alta responsabilità nell'ambito del neonato progetto giovani. L'allenatore evidentemente gradirebbe un cenno da parte del club, ed è in questo senso che vanno lette le sue dichiarazioni di domenica dopo Milan-Palermo: «Il mio futuro? L'obiettivo è arrivare a fine campionato sperando che i ragazzi mi portino al secondo o al terzo posto, e dopo vediamo. Credo che per stare insieme ci vogliano entrambe le parti». Il riferimento va a Berlusconi.
Solidità Galliani, quindi, ha voluto tranquillizzarlo. La garanzia in vista della prossima stagione è massima, ma il contratto per il momento resta quello in essere, che scadrà a giugno del 2014. Ieri, peraltro, dopo le parole dell'a.d. è intervenuto di nuovo sull'argomento anche Allegri: «Non ho mai messo in dubbio il mio futuro, e poi la panchina di San Siro è sempre solida, non traballa mai ha detto l'allenatore a Rtl 102.5 . Però quando sei il tecnico del Milan sei sempre in discussione, soprattutto perché il Milan viene da 25 anni in cui ha quasi sempre vinto».
Consiglio Con una navigazione a vista, il matrimonio sembrerebbe quindi destinato a continuare. Galliani d'altra parte vuole che sia Allegri a guidare il progetto di rinascita basato sulla linea verde, e si gode tutti
«i giocatori nati nel nostro settore giovanile convocati in azzurro». Poi dà uno sguardo al calendario del Milan («ci aspetta un aprile tostissimo»), conferma il proprio nazionalismo (
«in Champions tiferò Juve, è ovvio»), smonta il potenziale caso-El Shaarawy («ha solo bisogno di tirare un po' il fiato, non si può stare al top per 10 mesi, guardate Cavani») e si gode Balotelli: «
Non mi sorprende perché da lui mi aspettavo tantissimo e l'ho sempre considerato un grande giocatore». E a proposito di Mario, Allegri fornisce un consiglio utile: «
Alla fine è un buon ragazzo, sovraesposto un po' per qualche sua stravaganza, un po' per qualche eccesso negli anni precedenti, soprattutto a livello mediatico. Deve gestire meglio il suo personaggio, con furbizia totale. Non è difficile gestirlo, è un grande professionista, un ragazzo molto educato e rispettoso: il suo arrivo è stato un bene per il Milan».