16/03/2013 09:09
La signora Totti non ama il calcio?
«Non me ne intendo, non mi interessa».
Dicono che lei e Francesco abbiate un patto: in pubblico uno non parla dell'altro. Insomma conservate autonomia nei rispettivi spazi.
«Ci viene naturale. Non c'è un contratto. Io non capisco nulla di calcio e lui del mio lavoro. Al massimo ha fatto qualche battuta su di me alle Iene. Anche a casa non è il tipo che si mette a parlare di calcio e io faccio altrettanto. Quanto agli spazi, mi pare che siano fondamentali nell'armonia di una coppia. Così io esco spesso con le miei amiche e Francesco con i suoi amici. E poi non mi pare che le altre mogli dei calciatori diano interviste parlando di calcio».
Ma voi siete i più famosi: quando facevate gli spot insieme si diceva che avreste potuto diventare una coppia da cinema. Ilary Blasi e Francesco Totti, i nuovi Sandra e Raimondo.
«Non so se Francesco reggerebbe il ritmo».
Con gli anni si è svezzato.
«Quando abbiamo fatto la pubblicità non pensavamo certo a un futuro nel cinema e non ne abbiamo parlato. Poi lui ha un bel po' da fare con la Roma. Il cinema a me piace molto. Ma per farlo ci deve essere l'occasione giusta e mi devono chiamare».
Di proposte ne avrà ricevute tante...
«Ne arrivano. Ma finora non ho trovato quelle giuste».
Intanto sono sette anni che fa le Iene in tv. Un record. Avrà fatto qualche pensierino ad altro.
«Le Iene mi sono sempre piaciute, anche quando non le facevo e le guardavo da casa sognando di fare un giorno la tv. E mi diverto ancora, con Teo Mamuccari vado d'accordo, quindi mi piacerebbe continuare. Certo, ogni tanto ci penso a provare qualcos'altro, ma non mi viene in mente granché».
Non c'è nessuno con cui le piacerebbe lavorare?
«Claudio Bisio mi sta molto simpatico. La verità, però, è che in giro non mi pare ci siano idee».
La tv non le piace?
«Non c'è molto da guardare. Eppoi a casa il telecomando non lo tengo io».
Comanda Francesco?
«Il monopolio del telecomando ce l'ha lui e i bambini».
A proposito di Cristian e Chanel, l'idea di mandarli in campo a festeggiare il papà due domeniche fa è stata sua?
«Io non ero a Roma, perché avevo la diretta delle Iene a Milano. Ma avevo lasciato detto, a sua insaputa, di stare pronti se Francesco avesse fatto gol e raggiunto il record di Nordahl. Quando ha segnato, sono usciti da casa e sono andati allo stadio a festeggiarlo».
E quando è tornato a casa lui che ha detto?
«Non abbiamo commentato, ma era molto contento».
Le Iene vanno in onda da Milano, coi bambini come fa?
«Parto la mattina della domenica, la sera faccio la diretta e torno il lunedì a Roma. È una situazione gestibile con la famiglia».
Non ha neppure il tempo di provare?
«È tutto molto rapido e veloce. Abbiamo un copione, ma possiamo andare a braccio».
La scelta del nuovo papa di chiamarsi Francesco a Roma ha fatto girare un bel po' di battute: dal papa al Pupone il passo è stato brevissimo. L'hanno subito battezzato il Papone.
«Francamente non ne abbiamo parlato».
Senta, lei si chiama Ilary, sua sorella Melory, i bambini li ha chiamati Cristian e Chanel, ma se arrivasse un terzo figlio glielo darebbe un nome classico?
«Ma Cristian è un classico nome italiano. Per la verità io lo volevo chiamare Cristiano».
Poi è saltata la "o"...
«L'abbiamo tolta perché veniva meglio con il cognome Totti. Invece di Chanel mi piaceva soprattutto il suono morbido, è un bel nome».
Magari pensava anche alla famosa stilista.
«No, e non ho mai comprato una borsa Chanel».