07/03/2013 09:17
Greci italiani Sono sei i greci in Italia: due del Bologna, due alla Roma, il centrocampista Tachtsidis e il difensore Torosidis, uno a Parma, il centrocampista Ninis, uno al Genoa, il portiere Tzorvas che non gioca. Ha davanti Frey. Finora il rendimento più elevato lo ha la mezzala bolognese Panagiotis Kone: 1439 minuti giocati in 22 gare, 5 gol realizzati (già eguagliato il record dell'Iraklis del torneo 2009-2010). Piace il difensore romanista Vassilios Torosidis, pochi gettoni (4 e 287'), ma di qualità. E' stato accantonato da Andreazzoli, dopo l'avvio con Zeman, il giovane ('91) centrocampista centrale Panagiotis Tachtsidis, brillante al Verona. Il rientro di De Rossi gli chiude le porte. «Affermarsi in Italia è difficile - spiega Kone -. Il campionato è duro, tattico, molto più intenso del nostro. Noi, per rendere al meglio, dobbiamo fare un cambio di mentalità. Facciamo fatica a lasciare il nostro paese». L'esplosione di Kone, nato a Tirana, ma di passaporto greco («i miei genitori vivono lì, papà fa il biologo») è arrivata al terzo anno, dopo Brescia e un primo anno di apprendistato a Bologna: «Ho lavorato molto sulla tattica e continuo a farlo». Pensa a una big? «Se fai i sogni Dio ride. Meglio pensare al Bologna».
Nazionale La Grecia ha avuto il suo momento di gloria nel 2004 quando, a sorpresa, vinse il titolo europeo. Da lì cominciò il saccheggio di calciatori. «La cosa continua: i migliori giocano all'estero. La crisi nel nostro paese è di proporzioni drammatiche. Peggio che in Italia? Decisamente. Io spero di restare qui a lungo. Col Bologna ho un contratto fino al 2015. Kone è in Nazionale: «Dobbiamo giocare contro la Bosnia: siamo a pari punti. Battendola, saremmo primi nel girone. Vorremmo arrivare al Mondiale in Brasile. In difesa siamo tosti, non prendiamo gol. Purtroppo non abbiamo un gran peso offensivo».
Mercato In Italia c'è attenzione per il campionato greco: Bologna è la città in cui ne sono approdati di più. «Il vivaio migliore lo ha il Panathinaikos», dice Kone. Qualche anno fa Sokratis, dopo un grande campionato al Genoa, si guadagnò il Milan. Dove non esplose. Ora al Werder Brema è una colonna: «i greci sono professionisti seri, gran lavoratori - dice il procuratore Claudio Vigorelli che ha fatto alcune mediazioni con loro -. Non si più pescare solo in Sudamerica. Poi la situazione economica spinge a fare buoni affari. E Sokratis è andato via troppo in fretta».