Lamela diventa grande

02/03/2013 10:42



Gol e compleanno - 
Undici reti in stagione, l'argentino, 21 anni da compiere lunedì, da trequartista e rifinitore si è scoperto attaccante di razza. Merito di Zeman che gli ha insegnato il valore della profondità e del gioco fronte alla porta. Ma merito anche della crescita e della maturazione del ragazzo che ha preso consapevolezza dei propri mezzi e ha capito, per citare un paragone caro ad Andreazzoli, che è meglio usare la spada al posto del fioretto.

La prima parte di stagione di Lamela è stata strepitosa: gol a raffica, giocate, partite di alto livello nonostante il rapporto con Zeman non fosse dei migliori. Il boemo, che non perdeva occasione di spronarlo in pubblico con alcune frecciate non sempre gradite da Erik e dal suo entourage, lo ha però fatto giocare con continuità e lui ha risposto presente. Nel 2013 la musica è cambiata: una sola rete e alcune partite senza lasciare traccia, anche a Bergamo.



Derby di Manchester - C'è chi dice che sia distratto dalle voci di mercato. «Niente di più falso», assicura chi gli sta vicino. Lui, che ha un contratto fino al 2016 che la Roma non solo vuole onorare ma, l'anno prossimo, anche prolungare, pensa a giocare, a segnare (vuole centrare quota 20 gol) e a convincere Sabella a convocarlo con l'Argentina. Magari insieme all'amico Aguero, che sente spesso e che è il suo principale sponsor al Manchester .

Un anno fa El Kun è anche venuto a Roma (con tanto di cena ai Castelli) e da quel momento non si sono più persi di vista. Dire che basta questo per il trasferimento di Lamela nel club campione d'Inghilterra è azzardato, in primo luogo perché non si sa chi allenerà il l'anno prossimo e secondo perché nelle ultime settimane anche lo United ha messo gli occhi sul calciatore. «
Erik però — ha detto il suo agente, Pablo Sabbag — vuole continuare a fare bene a Roma». Almeno fino a giugno: «È presto — la risposta sibillina di Sabbag — per parlare di mercato».