«Lo sceicco come Totò»

16/03/2013 09:03



IL PRESIDENTE E I CONTI - Tutti, nella sostanza, non riescono a credere che la Roma sia caduta così pesantemente in un bluff. James Pallotta, nonostante il clamore suscitato dal fallimento della trattativa con lo sceicco, e il malumore crescente della tifoseria, non ha alcuna intenzione di anticipare i tempi del suo viaggio a Roma e sarà nella capitale soltanto in occasione del derby, programmato per la sera dell’8 aprile. E non v’è dubbio che il presidente durante la sua permanenza nella capitale avrà colloqui con i rappresentanti di UniCredit (che vorrebbero incontrarlo prima possibile: ipotesi fattibile, ma non dal vivo), che hanno vissuto tutta la faccenda legata a Qaddumi in maniera defilata e un tantino preoccupata. Perché la chiusura negativa del capitolo sceicco non risolve i nodi economici della Roma, il cui patrimonio è in rosso per 78,5 milioni di euro. E in casa UniCredit ci si interroga se i 50 milioni promessi da Qaddumi sarebbero realmente bastati - o se invece ce ne vogliano di più - per tenere in piedi la società. La sensazione, netta, è che Pallotta e UniCredit stiano viaggiando ognuno per conto proprio. E il tifoso giallorosso si interroga: come mai gli americani hanno così bisogno di soldi? Sulla questione-stadio, intanto, ecco una dichiarazione dell’assessore Cochi. «Si parlerà di a solo quando verrà sistemato il problema del trotto nella capitale».



GLI INTERROGATIVI - Il tifoso della Roma (e probabilmente la stessa cosa faranno Consob e Procura) si chiede anche: chi (all’interno della società, a rigor di logica) ha favorito i contatti tra lo sceicco di Perugia, più volte ospite nella Tribuna Autorità dello stadio Olimpico, e gli uomini di Pallotta? Chi gli ha aperto le porte di Trigoria? Chi inizialmente ha garantito per lui? Qualcuno deve spiegare, deve chiarire anche a costo di rimetterci il posto, magari usando lo stratagemma (a fine anno?) delle dimissioni.



UNA NEWCO - Unica certezza, per ora, il contratto decennale stipulato con la Nike, che decorrerà dal 2014. In attesa di conoscere la cifra esatta dell’accordo appare certa, secondo Sporteconomy.it, la nascita di una NewCo gestita al 50% da Nike e al 50% dalla Roma. Roma e la Roma, nel mirino della Nike con un'operazione di “smart sponsorship”, cioè che va al di là della semplice apposizione di un logo su una maglia: Nike potrà utilizzare l'immagine del club insieme con quella della à.