13/03/2013 08:59
Servono 50 milioni entro domani. Sono rimasti in pochi a fidarsi, la maggior parte dei quali in America. Lo scetticismo di Unicredit, invece, resta forte. E la banca, attraverso i suoi canali di fiducia, non fa nulla per nasconderlo. Ma la questione riguarda strettamente i soci Usa della Roma e Adnan al Qaddumi va avanti con una certa fiducia sulla chiusura delloperazione.
I contatti con gli Stati Uniti sono quotidiani e ripetuti, le conference call con lentourage di Pallotta (Mark Pannes su tutti) proseguono ininterrotte. Ad Austin, in Texas, è in corso la convention annuale della Raptor e sono presenti anche i dirigenti romanisti Baldini e Zanzi. Si progetta il futuro del club e al tempo stesso si segue il rush finale della trattativa con il potenziale nuovo socio. Ieri il misterioso imprenditore giordano avrebbe ottenuto altri documenti importanti e non è escluso che tra oggi e domani arrivi qualcuno da Boston (Pannes?) per verificare di persona la possibilità di trasformare laccordo preliminare in quello definitivo. Lo sceicco promette di presentare su carta un ordine irreversibile di pagamento, subordinato alla firma dei contratti.
I soldi, a suo dire, ci sono. E il versamento degli stessi entro domani è lunica condizione che deve verificarsi per farlo entrare nel consorzio Usa che guida indirettamente la Roma, con circa la metà delle quote.
Intanto Adnan si ritrova costretto a smentire di giorno in giorno le notizie sul suo conto. Lultima è che gli sarebbe stato negato un prestito da mille euro da una banca italiana per un precedente debito da quattromila euro non saldato , ma lui ribatte tranquillo: «Non ho alcuna pendenza con le banche - assicura - le persone che hanno lavorato con me non possono che parlare bene della mia persona. Ho spiegato in unintervista al "Tempo" qual è la mia storia, fatta di alti e bassi». Ovvero uneredita miliardaria sbloccata solo di recente.
Mancano due giorni per scoprire leventuale bluff, ma esiste anche la possibilità di una proroga allavverarsi di determinate condizioni, ovvero una prima dimostrazione della disponibilità dei fondi. Gli americani non vogliono comunque andare troppo in là, la Roma ha bisogno di stanziare in fretta lammontare dellaumento di capitale per coprire le perdite accumulate dal bilancio scorso. Gli 80 milioni previsti, di cui 65 già versati nelle casse del club, non bastano se si vuole continuare a investire sulla crescita della Roma. I 50 milioni di Adnan sarebbero solo una prima tranche di un suo impegno totale da 100 milioni e finirebbero tutti nella ricapitalizzazione. Perché Pallotta non ha alcuna voglia di disimpegnarsi, semmai di aggiungere risorse nella Roma. Se lo sceicco si rivelerà una «bufala», dovrà pensarci lui insieme agli altri partner americani e ad Unicredit. Ma la cosa non lo spaventa affatto.