05/03/2013 10:24
Lui, Sebino, ha riprovato «dopo decenni» quelle sensazioni ed emozioni che «negli anni ottanta fecero volare la Roma», ha detto al Romanista.
Domenica di forti emozioni: prima di Romagnoli e Totti cè stato il suo abbraccio alla curva Sud.
Cosa ha provato?
Indescrivibile. Erano decenni che non andavo sotto la Sud. Ringrazio tutti: tifosi e società. La Roma, a partire dalla Hall of Fame, sta riconvolgendo tutti i grandi ex. Trovo sia ammirevole, è giusto non disperdere il patrimonio storico. In particolare devo ringraziare il pubblico. A Roma cè tantissima gente che mi vuole bene.
Molti non dimenticano quello che abbiamo fatto negli anni 80. Io ho partecipato al rilancio della Roma, prima si parlava di "rometta", e noi (società, giocatori e tifosi) labbiamo portata ai massimi livelli nazionali e internazionali. Mi ha fatto molto piacere vedere anche tanti giovani che mi applaudivano. Il tifoso romanista è mosso sempre da grande passione.
Francesco Totti 225 gol in Serie A. Che dire?
Questo gol lo aspettavamo tutti, anche i festeggiamenti erano già pronti. Francesco è straordinario, sta facendo cose grandissime, continua a stupire tutti. Un campione come lui ha deciso di restare nella capitale e dedicare tutta la sua carriera alla Roma e ai colori che ama. Sta continuando a segnare con una continuità impressionante.
Che altro può fare?
Meglio non sbilanciarsi in previsioni future su fino a quando potrà giocare e sul numero di gol che riuscirà a fare... Si rischia di essere smentiti. Comunque dipenderà dal fisico, di anno in anno verificherà le sue condizioni. Ma se continua a stare come sta oggi, non so proprio fino a quanto potrà arrivare».
Domenica è arrivato anche il primo gol in campionato di Romagnoli. Da difensore quale il suo giudizio?
È presto per sbilanciarsi. Si vede che è un ragazzo che ha i numeri: fisico, talento, e, a sentirlo parlare, mi sembra umile e modesto. Deve crescere e maturare molto ma è sulla buona strada.
Contro il Genoa la terza vittoria consecutiva della Roma di Andreazzoli. Dove può arrivare questa squadra?
Il terzo posto è un obiettivo più che raggiungibile. Ho visto una Roma con uno spirito diverso, e di questo va dato merito ad Andreazzoli. Contro il Genoa non si è giocato bene ma si è vinto. È questo limportante. Nel calcio tutti vorrebbero giocar bene e vincere, ma in pochi ci riescono. Domenica ho visto un grande Genoa, allenato bene e con ottime individualità. Non era facile vincere ma questa Roma ce lha fatta.