La rabbia Nonostante il momento positivo della Roma, la sostituzione di domenica (tra i fischi) è saltata agli occhi: niente mano tesa al vice allenatore Muzzi e rapida corsa nel ventre dell'Olimpico senza passare per la panchina (come da regolamento). Nello spogliatoio festante, poi, l'attaccante è stato descritto cupo, nervoso, intento a sbattere le cose nel borsone senza curarsi del mondo attorno, ed anche ieri, alla ripresa del lavoro, il suo umore sembra non sia migliorato poi granché. Se la dirigenza aveva rubricato l'episodio col Genoa tra le «osvaldate» più innocue, Andreazzoli aveva intenzione di parlargli per fargli capire quanto possa essere importante per la squadra, però quanto gli atteggiamenti contino. Il colloquio, però, è slittato forse a oggi a causa di un lutto che ha colpito Muzzi, co-protagonista dello screzio.