Osvaldo sbaglia, l’arbitro di più

10/03/2013 10:33

Andreazzoli alla vigilia aveva ammesso che per Osvaldo non fosse un buon momento, sia pure dovuto soltanto al gol che non arriva. Per questo la sue esclusione dall’undici titolare arriva a sorpresa, ma non è l’unica novità di formazione: accanto a non c’è Tachtsidis ma Perrotta (che aveva giocato l’ultima da interno di centrocampo l’anno scorso a Torino con la , quando Luis Enrique gli aveva affidato la marcatura a uomo su Pirlo), mentre a fare il centravanti, almeno a giochi fermi, c’è , con sulla trequarti accanto a Lamela.

Dietro si rivede dal primo minuto, mentre sulla sinistra Marquinho vince il ballottaggio con Balzaretti e deve vedersela con Basta, per tutto il primo tempo il migliore dell’Udinese. Guidolin schiera un modulo speculare con Maicosuel e Muriel dietro all’unica punta Di Natale, in realtà tanto lui quanto finiscono spesso per arretrare ben oltre la trequarti per suggerire il passaggio o cercare la conclusione da lontano. È proprio il numero dieci bianconero il primo ad arrivare al tiro, a quattro minuti dal fischio d’inizio, quando, servito da Muriel appena dentro l’area, cerca il diagonale con il e si vede mettere il pallone in angolo da un buon intervento di Stekelenburg.

La partita è combattuta, specialmente a centrocampo, dove e Perrotta devono faticare parecchio per far arginare Allan e Badu e far ripartire la Roma, così a dare loro una mano arriva spesso uno fra e , con il solo Lamela che resta il riferimento in avanti. La prima vera occasione per i giallorossi arriva al 20’, quando su uno schema da calcio di punizione, dalla trequarti pesca praticamente solo davanti a Brkic, il centrocampista ha il tempo di prendere la mira, ma finisce per calciare addosso al .

È la prova generale del gol, che un minuto più tardi potrebbe firmare proprio , se il suo colpo di testa in tuffo sul cross perfetto di non finisse sulla traversa, sulla palla si avventa Lamela, che da due passi mette dentro il dodicesimo centro stagionale, buono per diventare il miglior realizzatore della Roma. È il 21’, ma per il primo tempo le emozioni finiscono qui. Si ricomincia da un buon contropiede di lanciato da , solo che per anticipare il ritorno di Gabriel Silva il centrocampista deve forzare la conclusione da una posizione difficile e la palla esce abbondantemente sul secondo palo.

L’Udinese, che pure sembra ripartire con più audacia, si fa vedere soltanto al 10’ con un di Maicosuel che Stekelenburg non ha problemi a bloccare a terra. Nell’azione successiva, cross con il sinistro di per la testa di Marquinho sul secondo palo, palla alta sulla traversa. Al quarto d’ora, Andreazzoli richiama in panchina (il migliore fin lì) e butta dentro Osvaldo, con che si abbassa sulla linea dei centrocampisti e un passo avanti alla difesa.

Il numero nove non fa in tempo a toccare il suo primo pallone, che Maicosuel anticipa tutti a centrocampo e pesca in profondità Muriel, la scivolata di Burdisso va a vuoto, il del bianconero no, visto che s’infila sotto le gambe di Stekelenburg e regala a Guidolin un pareggio insperato per quanto fatto dai suoi. L’1- 1 non scuote la Roma, che non riesce nemmeno ad approfittare della superiorità numerica dal 28’ in poi, quando l’arbitro rifila un rosso diretto a Heurtaux per un brutto intervento su : poco dopo la mezz’ora i giallorossi protestano molto per un intervento (piuttosto evidente) di Danilo su in area di rigore, punito con il giallo, ma per il greco. Andreazzoli prova a giocarsi la carta Nico Lopez (ultima apparizione, i due minuti con la Samp, ultima partita con l’Atalanta in Coppa Italia l’11 dicembre) e poi Balzaretti, dal cui piede parte il cross che al 46’ mette sul di Osvaldo la palla del 2-1. Più difficile dell’assist, solo mancare la porta calciando malissimo con Brkic battuto.