16/03/2013 09:27
Non tanto perché il capitano non avesse preso bene la scelta autoritaria dellamico, quanto più per lironia del tifo romanista, che ha cominciato a chiamarlo «Osbajo» e a riempirlo di quei fischi che ha ammesso di odiare. Quando lOlimpico gli ha fatto sentire lumore della piazza, lui se lè presa con Muzzi per il cambio e si è rifugiato negli spogliatoi senza passare dalla panchina, andando contro il regolamento interno. Comportamento che gli è costato proprio la panchina nellultima partita con lUdinese. Al Friuli ha avuto loccasione del riscatto, una palla preziosa che poteva valere i tre punti e laggancio alla Lazio in classifica (questo però non poteva saperlo), ma Osvaldo lha calciata sul fondo. Con il Parma vuole redimere i suoi peccati, chissà che lelezione del nuovo Papa argentino non sia un segno, e segnare il primo gol del nuovo corso.
Altrimenti crescerà il nervosismo e la Roma potrebbe aprire alla cessione. Giovanili a parte, Osvaldo non è mai rimasto per più di due anni nella stessa squadra e a Trigoria ora capiscono il perché. «Sono cambiato», aveva giurato a Sabatini nel primo contatto via telefono dellestate del suo arrivo nella capitale. Un anno e sette mesi dopo, sembra sempre lo stesso passato da Bergamo, Lecce, Firenze e Bologna. Con la maglia della Roma ha tempo per riscattarsi e per convincere tifosi e società che la voglia non gli manca. Per ora indossa gli scarpini della Nike, più in là potrebbe vestire la divisa completa. Sta a lui fare il primo passo. Andreazzoli sembra intenzionato a ridargli fiducia e domenica dovrebbe schierarlo nellundici titolare, anche se Florenzi da incursore aveva fatto una bella figura e lidea di riproporre un tridente più leggero potrebbe solleticare la fantasia dellallenatore.
Ma unaltra esclusione di Osvaldo peserebbe troppo, perciò Totti e Lamela dovrebbero tornare a fare gioco dietro di lui, mentre lex Crotone si gioca una maglia con Piris e Balzaretti per il ruolo di esterno destro. Il risentimento muscolare ha bloccato Torosidis, che non si è allenato nemmeno ieri. Florenzi ha le caratteristiche giuste per ricoprire quella posizione, ma Andreazzoli lo preferisce trequartista e lì non lha mai provato (ieri ha pure preso una botta alla gamba sinistra, nulla di grave). Balzaretti potrebbe cambiare fascia, lasciando a Marquinho quella sinistra, ma tutto gira intorno a Piris, che potrebbe essere confermato nella difesa a tre, nonostante ci siano tutti i centrali di ruolo a disposizione. La regia, stavolta, dovrebbe essere affidata alla coppia De Rossi-Bradley, ma Perrotta e Tachtsidis restano valide alternative, in attesa di Pjanic.
Se Totti si è messo in evidenza con un bellissimo stop di tacco e destro al volo direttamente in porta, lo stesso non si può dire di Osvaldo, che in partitella ha provato un tiro in rovesciata senza successo. Non è mai troppo tardi per aggiustare la mira.