Pjanic, che ansia: con la Grecia un derby, ma la Roma ha paura

22/03/2013 09:14

Roma in ansia A Trigoria, d'altronde, non possono fare diversamente. E non potevano fare diversamente neanche quando, sabato, la federazione ha obbligato a partire con la documentazione sul suo infortunio. La Roma era convinta che bastasse spedirla per esentare il centrocampista dalla convocazione, Susic invece ha insistito: voleva a disposizione per provare il tutto per tutto perché «è una partita troppo importante per noi». , una volta arrivato in Bosnia, ha iniziato ad allenarsi prima da solo e poi col gruppo. Col passare dei giorni la condizione è migliorata e il tenore delle sue dichiarazioni è andato di pari passo: si è passati da «difficilmente giocherò» a «potrei essere a disposizione per 20 minuti». Ieri si è allenato e le parole di Susic «spero tanto di recuperarlo» sono rimbalzate fino a Trigoria.
 
I precedenti La speranza, nella Roma, è che almeno parta dalla panchina ed entri solo in caso di necessità. I precedenti però non sono incoraggianti. Il primo risale a un anno fa. È il 28 febbraio, la Bosnia sfida il Brasile in amichevole e , nonostante un problema al retto femorale, gioca 81 minuti nonostante la Roma, in piena lotta per un posto in Europa, lo avesse pregato di non restare in campo così a lungo. Risultato: torna in condizioni precarie e non ritrova più una condizione accettabile. Il secondo precedente è più recente. Ad ottobre va in Nazionale con una lesione all'adduttore e il copione si ripete: la società gli chiede di risparmiarsi, lui gioca contro la Lituania.
 
Derby giallorosso Se stasera dovesse giocare, si troverebbe di fronte i due compagni di Roma Tachtsidis e . Il primo è in dubbio per motivi tecnici — il c.t. Santos non lo considera un titolare fisso — , il secondo per motivi fisici visto che anche lui non ha lasciato Trigoria nelle migliori condizioni, tanto che col Parma è rimasto in tribuna. I giocatori, nelle scorse settimane, hanno scherzato spesso sulla sfida di stasera: i due greci, giustamente, consideravano un vantaggio l'assenza di ma, evidentemente, non avevano fatto i conti con la sua voglia di giocare. «Il ragazzo ci tiene — ha detto ancora Susic —, ma temo che non ce la faccia. Noi comunque speriamo di sì». Inutile dire che la Roma tutta, non solo Tachtsidis e , si augura il contrario.