Roma, il poker è solo un bluff

10/03/2013 09:21

 
CAMBIANO GLI INTERPRETI Andreazzoli è come se facesse il turn over da una partita di campionato all’altra, anche se la sostituzione di dopo un’ora non convince: il capitano era il migliore. Quattro novità rispetto alla gara contro il . Perrotta gioca la prima gara da titolare nella stagione, da mediano accanto a . Anche parte dall’inizio, cosa mai accaduta nelle precedenti quattro gare con il nuovo allenatore, e va a fare la mezza punta accanto a Lamela, perché il centravanti è . Osvaldo comincia in panchina. Tatticamente sono comprensibili le mosse dell’allenatore che cerca l’equilibrio e la corsa contro l’Udinese che ha meno qualità e punta sul dinamismo. Ecco spiegato anche il ritorno di Marquinho sulla fascia sinistra al posto di Balzaretti: il brasiliano deve spingere dal lato di Basta e costringerlo a fare il difensore più che l’esterno. In difesa rientra .
 
CONFERMATO IL SISTEMA La Roma è diversa negli uomini, ma non nell’assetto che ha garantito tre successi di fila: Andreazzoli insiste con il 3-4-1-2, mettendosi a specchio con il collega Guidolin che ha Di Natale, alla , prima punta, con Muriel e Maicosuel alle spalle che sono due dei nove stranieri dell’Udinese. Solo sei italiani nelle formazioni di partenza. Quattro sono i giallorossi: Perrotta, , e . Passato, presente e futuro della nazionale. E comunque protagonisti al Friuli.
 
IL CAPITANO UNIVERSALE  è il centravanti. Ma interpreta il ruolo come faceva, nell’éra Spalletti, quando era la prima punta del . È lui che manda in porta i compagni. Dopo una conclusione dell’altro senatore Di Natale, con risposta in volo di Stekelenburg, il capitano giallorosso offre due grandi chance a . Nel primo caso il tiro di piatto del centrocampista, libero in area dopo la verticalizzione del numero dieci, è troppo fiacco e soprattutto centrale: facile la chiusura di Brkic.
 
La seconda, anche se non sfruttata direttamente, porta al vantaggio. Silva sbaglia il rinvio, pennella al centro, colpo di testa di deviato dal , traversa e tap in vincente, di sinistro, di Lamela per l’1 a 0 al ventesimo. L’argentino diventa il miglior realizzatore giallorosso in campionato: 12 reti.


LA MODIFICA TATTICA Inizia la ripresa e Andreazzoli cambia subito sistema di gioco: 3-5-2. diventa centrale con Perrotta e intermedi. In avanti Lamela e . Maicosuel fa un tiretto centrale e Stekelenburg blocca. Al sedicesimo esce : in campo Osvaldo. Intervento fatale. Passano pochi secondi e l’Udinese pareggia: Muriel rientra dalla linea di fondo, saltando prima Burdisso e a seguire anche , e calcia forte di per l’1 a 1, con Stekelenburg che si fa passare la palla sotto le gambe. Hertaux, fallaccio su a centrocampo, prende il rosso diretto.
 
L’espulsione, al ventottesimo, è in mezzo a due cadute in area di , falli di Silva e Danilo che Guida ignora e chissà perché. Uscito , pesa l’assenza di . Squadra muscolare ma non tecnica, incapace di sfruttare la superiorità numerica. Entrano nel finale Lopez per e Balzaretti per Marquinho. Troppo tardi, però. Anche se Osvaldo si divora un gol grande così nel recupero.