Stekelenburg richiude la porta
06/03/2013 09:38
Venduto al Fulham a gennaio, Stek è dovuto tornare per mancanza di un sostituto e dieci giorni dopo è tornato ad essere il custode dei pali della Roma. Con ottime possibilità di conservare a lungo il posto. Cè voluta la «normalità» di Andreazzoli per preferire un portiere «che para meglio» a uno
«che partecipa di più».
Zeman ha spiegato così il sorpasso di Goicoechea sullolandese: si sbagliava e ha pagato.
Adesso per Stekelenburg è tutta unaltra vita. Bastava vederlo esultare domenica durante e dopo la partita con il Genoa per capire che qualcosa dentro di lui è cambiato. Il lungagnone dalla faccia triste ora ha unanima. Andreazzoli gli ha detto subito che sarebbe tornato titolare, a una sola condizione: imparare litaliano. Stek ha ripreso le lezioni abbandonate e tra un paio di settimane sarà pronto per l«esame»: la prima intervista nella nostra lingua. Per il resto il tecnico ha lasciato carta bianca al preparatore dei portieri Guido Nanni che ora ha più spazio negli allenamenti e sta mettendo sotto lolandese.
I risultati si vedono: imbattuto con la Juventus, decisivo a Bergamo sul 3-2 e ancor di più nella gara con il Genoa in cui è stato il migliore insieme a Totti. Una svolta soprattutto mentale. Se ne è accorto anche Van Gaal, che ha inviato il preparatore della nazionale a seguirlo in Roma-Juventus: verrà convocato per i prossimi impegni dellOlanda di fine marzo. La fiducia per il numero 24 è tornata anche a Trigoria. Tanto che a fine campionato i dirigenti potrebbero proporre al portiere un rinnovo di contratto. Quello attuale scade nel 2015, leventuale prolungamento comporterebbe però il pagamento di un ulteriore milione di euro allAjax: è uno dei bonus legati al suo acquisto.
Intanto Sabatini continua a studiare il mercato. Al posto di Stekelenburg aveva preso Rafael del Santos, brasiliano comunitario del 90. Laffare saltò per un
«misunderstanding» sul fuso orario con un avvocato brasiliano, ma si potrebbe riaprire a giugno, quando
Goicoechea tornerà in Uruguay (è arrivato in prestito) e alla Roma servirà un «secondo». Difficilmente sarà
Cassio del Corinthians, altro nome sulla lista ma pronto a spostarsi solo per fare il primo.