Tra Osvaldo e la Roma prove di addio
23/03/2013 09:37
IN CAMPO -
Osvaldo non vuole pubblicizzare le sue preoccupazioni per usarle come giustificativo del rendimento dei primi tre mesi del 2013. Ma non ha la testa libera. E per un talento abituato a muoversi secondo istintivo entusiasmo è un problema. Così si spiegherebbero in parte i due mesi senza gol (lultimo risale al 27 gennaio: Bologna-Roma 3-3), la prepotenza verso Totti a Genova sul calcio di rigore, i gesti di insubordinazione verso lo staff tecnico che aveva provato a riabilitarlo.
DUE PANCHINE - Andreazzoli lo ha tirato via dalla formazione prima della partita di Udine per una questione tattica ma pure perché lo aveva visto un po svagato nella settimana precedente. (...) Difficilmente, alla ripresa del campionato, lo rivedremo tra i titolari. E ancora più difficilmente, con limminente rientro di Destro, avrà un ruolo da protagonista in futuro.
RELAX -
Ieri, dopo la grigia partita contro il Brasile, Osvaldo è partito con De Rossi e fidanzate per un weekend a Parigi, sfruttando i due giorni liberi concessi alla Roma. Dalla Nazionale si era invece staccato, essendo costretto a saltare per squalifica la trasferta nellisola di Malta. Lisola di Osvaldo adesso si chiama amore di coppia, unefficace tisana contro le tensioni del quotidiano. Per quanto riguarda il calcio, da lunedì si impegnerà ( «Io do sempre tutto quello che ho, mi fa arrabbiare chi dice il contrario» ) per garantire alla squadra un buon finale di stagione cercando di non farsi influenzare dallinquietudine privata.
FUTURO -
A giugno poi sarà quasi sicuramente addio alla Roma. E soprattutto a Roma, pressante per il suo carattere ( «Mi piacerebbe poter suonare la chitarra come facevo a Barcellona, in Plaza Catalunya» ) e stanca delle sue bizze. «La società mi ha detto che è incedibile, Daniel resterà» garantisce il procuratore-amico, Dario Decoud. (...) Osvaldo ha capito che cambiare aria può essere un buon affare. La speranza è che arrivi unofferta accettabile, superiore ai 10-12 milioni, per un centravanti che si è incartato nella propria fragilità.