28/03/2013 09:20
Le stesse emozioni che ha vissuto Riccardo, il fratello di tre anni più grande, anche lui un passato (sbiadito) da calciatore. In campo gli piaceva fare dribbling e tunnel. Oggi è il procuratore del fratello, presidente della Number Ten, la società che gestisce i diritti di Francesco. Riccardo è anche presidente della Totti soccer school, una scuola calcio insediata nel centro sportivo della Longarina, che Totti ha rilevato da Angelo Orazi, ex giocatore della Roma negli anni Settanta. Su questi campi muove i primi passi calcistici anche Cristian, il figlio di Francesco. Anche lui innamorato del calcio, al quale il padre dedica infiniti pomeriggi allinseguimento di un pallone. «Due ore ogni pomeriggio, vuole che mi metta in porta e lui tira. Fino a quando non ce la fa più...», racconta divertito il capitano giallorosso (...) Cristian Totti ha già cominciato a far vedere le sue qualità. Lo zio non si sbilancia, però: «Promette bene, ma noi siamo stati abituati a vedere Francesco, è difficile fare paragoni... E presto per guidicare, calcia bene di destro, qualcosa si comincia a intravedere».
Riccardo conosce la grande voglia di continuare a giocare che anima il fratello: «Francesco vuole andare avanti fino a quarantanni, ma non dipende da lui. Ci dovranno chiamare, la sua volontà cè, ma se gli altri non vogliono non può mica giocare da solo...». Lobiettivo di Francesco è quello di raggiungere Piola. Lultimo record rimasto: «Ormai ci siamo, abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno... I laziali dicono che di gol ne mancano molti di più di 48, che Piola è arrivato a 290...». Nel giorno dei venti anni di calcio, Riccardo invia un pensiero al fratello: «Gli dobbiamo dire solo grazie. Se fosse andato via dalla Roma avrebbe vinto molto di più. Però è rimasto qui ed è stato felice. Gli manca solo la Champions, mai dire mai...»