13/04/2013 11:40
Litalo-argentino, invece, attraversa il punto più basso della sua esperienza romanista: domani saranno 77 giorni dal suo ultimo gol, il 27 gennaio a Bologna, ma soprattutto il suo feeling con Roma è ai minimi storici. Osvaldo nella capitale si sente come un leone in gabbia, e appena può va a cercare altrove la sua serenità. Lo ha fatto parecchie volte (Praga, Barcellona, due volte e Parigi) negli ultimi 100 giorni, quelli che sono passati dal 29 dicembre in cui avrebbe dovuto raggiungere i suoi compagni di squadra in ritiro ad Orlando (in Florida) ed invece è rimasto (malato, con tanto di certificato medico) a Buenos Aires, al derby di lunedì scorso, visto (forse) in televisione mentre era a Londra con la sua fidanzata. Niente di irregolare, e ne è testimonianza il fatto che la Roma non lo ha multato, ma il pensiero di Andreazzoli («Mi avrebbe fatto più piacere vederlo allOlimpico come è accaduto con Balzaretti, che nonostante non stesse bene ha accompagnato la squadra ») è quello della società e della totalità dei tifosi. E ora anche di buona parte della squadra.
Mercoledì Daniel ha avuto una discussione con Burdisso, un leader nello spogliatoio, che lo ha richiamato ad avere dei comportamenti più in linea con quelli del resto del gruppo. La differenza con Destro, che ha chiesto di essere convocato per Palermo nonostante non fosse in grado di giocare, solo per stare vicino alla squadra, pare evidente. Anche per questo a fine stagione uno (Destro) resterà mentre laltro (Osvaldo) andrà via. Il problema della Roma oggi è far convivere lesigenza di non svalutare un calciatore pagato quasi 18 milioni due stagioni fa, e che per fortuna della società ha ancora parecchi estimatori in Italia e allestero, e quella di valorizzare lex talento del Siena. La doppia sfida col Torino e con lInter, in questo senso, arriva al momento giusto: Destro dovrebbe partire titolare sia in coppa (Osvaldo è squalificato) sia domani, ma largentino dovrebbe avere una chance a partita in corso. Allandata contro i granata segnò su rigore, ma più che un girone sembra passata una vita.