11/04/2013 10:29
Otto calciatori nella storia della stracittadina hanno fallito un calcio di rigore: Pantò, Mornese, Barison e Giannini in giallorosso e Giordano, Mihajlovic, Floccari e Hernanes per la Lazio ma solamente lultimo è riuscito a mettere la palla al di là dello specchio della porta calciando fuori. Pantò, Barison e Giannini (nelle stracittadine del 26 maggio 1940, del 23 ottobre 1966 e del 6 marzo 1994 si sono visti parare il tiro, mentre Mornese, l11 gennaio 1942 ha colpito il palo), dallaltra parte del Tevere Giordano, Mihajlovic e Floccari si sono arresi al numero uno giallorosso (il 23 ottobre 1983, il 27 ottobre 2002 e il 18 aprile 2010), ma solo Hernanes, per lappunto, ha fallito completamente il bersaglio. Era fatale che alla fine dovesse capitare e il brasiliano non ce ne vorrà se il suo piccolo primato in negativo riempirà di buonumore i sostenitori romanisti.
A svelarci questa e un altro diluvio di statistiche sul derby è Massimo Germani, uno dei massimi esperti della storia della Roma, la pura fonte statistica su cui poggia il cuore di questarticolo a cui il sottoscritto presta unicamente la bruta mano dopera (un lavoro di facchinaggio che mi onora). Ci riferivamo alle altre curiosità raccolte, ebbene, nei 140 derby giocati sino a oggi in serie A (lo score vede al momento 48 vittorie della Roma, 55 pareggi e 37 sconfitte), solamente una volta (tre giorni or sono), si è giocato il lunedì, per il resto sono andate in archivio 6 gare disputate il mercoledì, 1 il giovedì, 6 il sabato e 126 la domenica. Sostanzialmente, gli unici due giorni in cui Roma e Lazio non si sono affrontati, sono dunque il martedì e il venerdì, mentre contando anche amichevoli e tornei il derby è andato in scena in tutti i mesi dellanno, luglio e agosto compresi. Tornando ai calci di rigore segnati Totti è il recordman assoluto con tre centri, seguito a quota due da Voeller, Vucinic, Chinaglia, Signori, e lo stesso Hernanes.
Per consolare il Profeta siamo andati a rivisitare il calcio di rigore romanista che è andato più vicino a uscire, vale a dire il penalty di Mornese nel derby del gennaio 1942. Quel giorno la massima punizione fu decretata per un plateale fallo di Ferri, quando il punteggio era sul risultato di 1-1. Era un calcio di rigore delicatissimo che per la Roma poteva valere lo scudetto. Mornese, tra laltro sino a quel momento uno dei migliori, attese il fischio dellarbitro voltando le spalle alla porta. Masetti addirittura, quando il compagno prese la rincorsa, si coprì gli occhi per non guardare. Come scrisse Quirino sul Guerin Sportivo la palla si stampò sullo spigolo del montante destro, lasciando una macchia di fango a un metro da terra: «con tanta violenza da far sentire il Ciak a 5 km di distanza».
Quellerrore fu però propedeutico allavvento del vero precursore di Paolo Negro, vale a dire Faotto che in pieno recupero siglò lautorete che consegnò il derby alla Roma. Il Tifone scrisse: «Attimi di attesa e poi un urlo. Un urlo che non ha nulla da invidiare al tuono di un temporale destate. La Roma ha segnato». Questo passaggio ha più di 70 anni, ma mette ancora i brividi, associatelo al gol di Totti e se vi rimane tempo dedicate un piccolo pensiero anche a Hernanes