Derby al veleno

09/04/2013 11:41

che si passano la borraccia.



Scendiamo in campo. Almeno per un particolare (uno è già qualcosa) Andreazzoli è come Ferguson: non mette mai in campo la formazione della partita precedente. Petkovic si copre senza coprirsi, e crede alla buona salute di Klose (sbagliando). Il duello Candreva- potrebbe regalare sviluppi interessanti. Infatti non segue Candreva che defilato impegna Stekelenburg (12’). Si entra nel vivo: Cana si perde Lamela a un metro dal palo (14’). Dal corner devastante ripartenza della Lazio mentre la Roma pare già recuperare gattonando. Da venti metri, con
e che gli dicono «fai pure!», Hernanes fulmina Stekelenburg all’incrocio dei pali (16’). Al 20’ Lulic rischia il 2-0. La Roma mostra la sua vacuità, è bloccata, mancano gli inserimenti dei centrocampisti. La Lazio è viva, in un attimo ricuce, in un attimo si apre. I giallorossi sono troppo distanti fra loro e così appare ancora più evidente la mancanza di movimenti studiati. Il “core” (inglese o romanesco è uguale) del gioco è il lancio lungo per Lamela. La Roma dovrebbe fare qualcosa di più, ma chi gli dice cosa? non ha fiammate, è un fiammifero bagnato. A metà primo tempo i tifosi giallorossi già si aggrappano al soprannaturale: «Dai che con Pallotta in tribuna la Roma ha sempre vinto (3 su 3)!».




Klose, che non sa niente del soprannaturale Pallotta, al 31’ per poco non raddoppia. I giallorossi non creano nulla e quando trovano uno spazio per tirare da fuori rimpiange di averlo trovato (40’). Il primo vero tiro in porta della Roma è una sassata di che Marchetti respinge (47’). A inizio ripresa la Roma pare quasi accettare il ritmo della Lazio. Assurdo. Come assurdo è il mani in area dell’incerottato Marquinhos, che vive da scomposto intruso il contatto con un innocuo pallone. Hernanes potrebbe chiudere il match ma calcia malissimo il rigore (4’). Esce
, torna
. Roma col . Al 10’ fa il e costringe Hernanes a un fallo da rigore, meno clamoroso del primo. però non imita Hernanes. E’ il suo 9° gol nei derby, il 12° quest’anno, 227° in serie A. Sull’1-1 si ricomincia da capo. Adesso c’è una partita. Sembra che stiano perdendo entrambe. Strepitoso Marchetti al 18’ su . Espluso Biava al ’24, la Lazio deve cambiare strategia e lottare coi denti tenendo a bada la paura. La Roma morde per l’uomo in più. Sempre a guidarla da ogni parte del campo. A porta vuota Lamela manda alto di testa: nella porta entra soltanto lui (34’). Come ha fatto? Era l’occasione per vincere la partita. Mancata.