Derby di Coppa, oggi la verità

24/04/2013 09:50

Sull’ora, invece, i dubbi sono grandi: difficile, anzi quasi impossibile si giochi alle 21, come vorrebbero Lega, Rai e società. Del resto, il prefetto della Capitale Giuseppe Pecoraro era stato chiaro dopo i disordini veriticatisi lo scorso 8 aprile, prima dell’ultima stracittadina: «Mai più un derby di sera». E visto che la decisione spetta proprio al prefetto, come immaginare una finale alle 21?
 
Per le risposte definitive bisognerà probabilmente attendere venerdì. Questa mattina, però, è in programma un atto fondamentale: l’ultima riunione tra l’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive, la Lega di A e le due società, in programma alle 11 al Viminale. Nell’occasione l’Osservatorio dovrà esaminare il piano finale predisposto dalla Lega, un progetto articolato in 12 pagine nelle quali vengono in risalto gli sforzi effettuati per l’organizzazione della finale (con una lunga serie di attività correlate, in evidenza a parte) e il successo ottenuto dalla Coppa negli ultimi cinque anni, da quando cioè la finale si disputa in gara unica a Roma.
 
«Non ci sarà alcun negoziato - spiega il della Lega di A Marco Brunelli - e nessun braccio di ferro. Cercheremo solo di convincere le autorità della bontà della naturale collocazione della gara alle 21 del 26 maggio». Il principale nodo da sciogliere, però, rimane la divisione dell’Olimpico. Le due società vorrebbero spartire lo stadio in due parti: Sud alla Roma, Nord alla Lazio, Montemario e Tevere divise a metà, sul modello già sperimentato per le passate finali e anche per la 2009. Per l’acquisto dai biglietti (circa 30 mila a testa, 19.500 nelle curve e altri 10.000 nelle tribune) le società premieranno gli abbonati e i possessori della Tessera del tifoso, varando tra l’altro diversi «pacchetti famiglia»: la Tevere Centrale, cuscinetto predisposto per dividere le due tifoserie, sarà dedicata ai nuclei familiari (2 adulti e 2 under 14, con prezzi scontati, servizi di accoglienza, ospitalità e intrattenimento). Per il rafforzamento della sicurezza, poi, la Lega ha previsto un piano potenziato, con steward dei due club e un responsabile super partes, una figura «altamente specializzata».
 
Tutto questo, insieme al programma di eventi organizzati nel giorno della finale e in quello precedente, sarà sottoposto all’attenzione dell’Osservatorio dai rappresentanti della Lega e dei club (per la Roma sarà presente il responsabile della biglietteria e delegato alla sicurezza Carlo Feliziani, per la Lazio ci saranno il segretario generale Armando Calveri e il responsabile marketing Marco Canigiani). Viminale e comunicheranno il proprio parere e le eventuali perplessità a Lega e società, già pronte al piano di riserva per la spartizione dell’Olimpico. Un piano senz’altro preferito dal prefetto: Sud e Montemario alla Roma, Nord e Tevere alla Lazio.
 
«Speriamo che il nostro piano venga accolto dalle autorità in modo tale da far rispettare data e orario previsti», ha dichiarato il presidente della Lega di A Maurizio Beretta. «In caso contrario (finale al pomeriggio, ndr) molti eventi collaterali potrebbero saltare - ha spiegato Brunelli - sarebbe un peccato». «Il problema sono i diritti televisivi (la Rai vuole mantenere la collocazione della partita alla domenica, ndr), ma credo che l’ultima parola spetti al prefetto», ha osservato il sindaco Alemanno. Ed è proprio così: oggi pomeriggio, una volta trovato l’«accordo» con il Viminale, Lega e società spediranno il progetto definitivo al prefetto e poi rimarranno in attesa della risposta: 48 ore al massimo e sapremo tutto, ma dalle osservazioni del Viminale si potrà già intuire la decisione finale del prefetto.