05/04/2013 11:21
(...) Cè talmente tanta ressa, con i genitori dei bambini e altre persone attirate da Totti e dallevento, che il capitano della Roma entra dallingresso principale e poi deve andarsene da unuscita secondaria. Ma questo solo dopo aver parlato con tutti i bimbi e aver distribuito gadget giallorossi.
Sembra una festa. In un certo modo lo è. Totti arriva accompagnato dal direttore del pronto soccorso Giorgio Meneschincheri e viene accolto dal magnifico rettore dellUniversità Cattolica, Franco Anelli; dal direttore generale del policlinico Maurizio Guizzardi; dal direttore amministrativo dellUniversità del Sacro Cuore, Marco Elefanti; e dal primario di neurologia professor Rocco Bellantone.
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Non è lì per parlare di calcio, ma alla fine lo costringono. Una domanda e una risposta, nulla di più. Anzi, per essere precisi una richiesta e una mezza promessa. Uno dei giovanissimi pazienti gli dice: «Adesso dobbiamo battere la Lazio». E lui: «Certo. Ci proveremo». Ci sono momenti in cui non ci si può rifiutare di guardare negli occhi un bambino e fargli capire che il suo desiderio è in buone mani.