18/04/2013 12:08
Chi vinceva questa semifinale aveva diritto come nei video giochi a unaltra vita, a qualche altra settimana di tregua, la possibilità di rinviare i bilanci - la partita che conta di più adesso è proprio il derby -, chi perdeva invece il processo lo subirà subito per direttissima. Bastava guardare Moratti in tribuna per capire quanto ribollisse. La Roma di Andreazzoli ha rimontato e vinto la partita con Destro, simbolo dellannata storta in campionato: grande promessa, costato 17 milioni, ma poi invischiato nella melassa del gioco zemaniano e per di più infortunato. Doveva essere il suo rilancio: ha messo dentro i gol n. 8 e 9 della sua stagione ed è uscito.
Persino Andreazzoli ha fatto il suo gol, allontanando le voglie di un altro ribaltone a giugno: un 3- 2 a San Siro con lInter e la sesta vittoria su 10 partite pesano. Viceversa un altro treno lo ha perso (o meglio rischia di prenderlo per tornarsene dalle sue parti) Stramaccioni, sia pure con la sua Inter malconcia, arrivata a un match così importante, senza ben 13 giocatori. Il gol di Jonathan, in velocità su imbeccate di tacco di Alvarez e Rocchi, di fattura quasi barcellonista, poi il solito crollo.
La squadra va in picchiata. In poco più di un mese, leliminazione dalla Europa League, 4 ko in 5 partite di campionato, settimo posto a rischio, gli schiaffi presi dalla Roma. I tifosi tra laltro invocando Mourinho gli stanno girando le spalle. Si possono accampare tutte le giustificazioni ma in Italia con risultati così, la panchina si sbriciola.