30/04/2013 09:42
Lamela & Totti Sia Lamela che Osvaldo, infatti, sono assai corteggiati dai grandi club, ma pure sotto questo aspetto le loro strade paiono dividersi. Se su Daniel la dirigenza è disponibile ad intavolare trattative, lo stesso discorso non si può fare per Erik. Comprensibile. Alla sua età, neppure capitan Totti, Roberto Baggio o Roberto Mancini avevano segnato così tanto in Serie A. Per questo i 22 milioni offerti dal City sono stati respinti al mittente, nonostante il club di Manchester sia pronto a tornare alla carica, provando a mettere nel pacchetto anche Marquinhos e DeRossi. Su Lamela, daltronde, la dirigenza ha idee chiare: costato alle esangui casse giallorosse oltre venti milioni, sarà venduto quando varrà almeno quaranta. E non è detto che quel giorno sia così lontano.
Roma big dEuropa Discorso diverso per Osvaldo. Il centravanti ha doti indiscutibili,mail fatto di essere entrato in rotta di collisione con lambiente rende problematica la sua permanenza, anche perché nella prossima stagione si vorrebbe lanciare definitivamente Destro. Intanto, però, lazzurro risponde con i numeri che tra Coppa e Nazionalerappresentano i top della sua carriera. Anche grazie a lui perciò lattacco della Romaoltre a essere il migliore del campionato ha un tridente in doppia cifra da 42 reti che la pone subito alle spalle di alcune big internazionali come Barcellona, Real Madrid o Manchester United. Nessuna sorpresa, quindi, che per Osvaldo sia pronta ad aprirsi unasta sia in Italia (Juve, Fiorentina e Napoli), sia estera (Tottenham, Valencia, Atletico Madrid e un paio di club russi). Insomma, il club giallorosso che grazie alle sue reti domenica ha tagliato il traguardo dei 4.000 gol in Serie A avrà solo limbarazzo della scelta per fare cassa. E proprio per questo, infatti, la tentazione di continuare il matrimonio a Trigoria aleggia ancora forte. In attesa di sciogliere la riserva, resta da registrare laffermazione di Maurizio Gasparri a «Un giorno da pecora», su Radio2: «La Roma mi sembra il vascello fantasma, che naviga senza sapere chi sta al timone. Per fortuna che i giocatori se la cavano, ma la proprietà della Roma oggi non è forte». Critiche robustemanon imprevedibili. Al senatore, daltronde, si sa che piacciono i timonieri carismatici.