Ma Osvaldo non s’inchina a Destro

21/04/2013 10:38

COLPI DI TESTA - In verità all’allenatore della Roma piace un mondo disquisire di faccende tattiche e comunque alla fine Aurelio il Trasformista sembra aver individuato il costume preferito. Con i quattro dietro e i laterali che avanzano, tirando anche in porta neppure di rado, può permettersi un centrocampo assortito, in regia, e Bradley (o : ma la caviglia sinistra del ragazzo ha ancora la luna storta) a coprire Lamela e .  «Ogni giocatore deve averne un altro che lo protegge» , spiega Andreazzoli. Fidarsi dell’altro e di se stesso, rischiare, consentirsi il colpo di testa nel senso di atto spregiudicato. Vale per tutti, anche per l’allenatore stesso. riemerge dalla zona negativa in cui era piombato, si copre di gloria e torna in panchina. Probabilmente: del resto deve ancora recuperare la resistenza per una partita intera e comunque al suo posto ci sarebbe Osvaldo, mica un paracarro. Pablo Daniel, musicista del pallone, in ogni caso non è affatto in fase depressiva come qualcuno lo descrive. Ieri nella partitella ha preso a cucchiaiate la porta avversaria e chiusa la contesa con un suo gol si è tolto la maglietta e ha sorvegliato personalmente che gli sconfitti, tra i quali proprio , pagassero la classica scommessa: flessioni in mezzo al campo. gli ha fatto da accompagnamento senza negarsi un assolo: rete al volo. In attacco siamo a posto, aggiungendo Lamela del quale Andreazzoli con tutta la sua flessibilità preferisce sempre non privarsi. Infatti finora lui e Stekelenburg sono gli unici che con l’attuale allenatore sono partiti sempre dall’inizio e di più: non sono mai stati sostituiti. Tra e centrocampo si accomoderanno presumibilmente in quattro. è stato provato a sinistra, provato per modo di dire dato che nella Nazionale greca è proprio lì che gioca abitualmente. In tal modo si può mettere a destra Piris, al quale è meglio non chiedere eccessive metamorfosi tattiche. In mezzo la coppia fissa Marquinhos-, con la possibile, ma non probabile, intromissione di Romagnoli al posto del secondo. (...)