Hanno cominciato a costruire il centro nel 2006. Cera un vecchio mulino. Lo hanno murato da una parte, invetrato dallaltra e lasciato in vista le colossali ruote dentate. Lì è nata la stanza dei trofei del Novara, che non sono neanche pochi: cè storia e cè tanta attività giovanile. Intorno, risaia prosciugata dopo risaia prosciugata, sono sorti due alberghi da 280 posti letto con centro benessere, piscina per acquaterapia e palestra, poi il ristorante ricavato da una birreria abbandonata, campi da calcio ridotti e tre interi, di cui due con fondo sintetico; un palasport multifunzionale da 800 posti; due zone per latletica leggera; spogliatoi, foresteria, campo giochi per bambini. Altri due campi da calcio in costruzione. Sono 150.000 metri quadrati e intorno altre risaie. (...)
Scorre lacqua, risplende lerba. Sembra tutto una scenografia e invece è tutto vero. Posto ideale per un bel golf a 18 buche.
«Ci avevamo pensato - ammette il direttore generale del Novara, Luca Faccioli, preparatore nel basket prima di reinventarsi manager - Però qui intorno ci sono diverse strutture simili. Magari faremo un campo pratica».
(...) Lintera struttura è costata qualche decina di milioni. I team ospiti pagano lalbergo. A Novarello - sottotitolo Villaggio Azzurro, non solo perché lazzurro è il colore storico del Novara ma anche perché il centro vuole porsi come punto di riferimento nazionale - sono passate per allenarsi altre squadre di Serie A come il Palermo, pallavolisti kazaki, cestisti da Eurolega, hockeisti dal mondo.
La Roma si è chiusa lì dentro sperando di non essere disturbata. Però Novarello è aperto al pubblico e il pubblico sa trovare le vie traverse. Un tifoso si è presentato da Andreazzoli con i pantaloni neri di fango di risaia e alla preghiera di allontanarsi ha replicato:
«Daccordo, ma almeno pagatemi il conto della lavanderia».