"Non è una resa dello Stato". Derby, resiste il 'partito' del 26/5

19/04/2013 18:24

"In fondo certi orari servono a creare attenzione su partite che sono sono meno appetibili - ha detto ancora il sindaco - un derby non ne ha bisogno e può essere fatto anche in orari più gestibili. Anticipare la partita è fattibile e sarebbe un atto di buon senso: tutto si può fare e sicuramente le nostre forze dell'ordine sarebbero in grado di fronteggiare qualunque situazione ma c'è anche un elemento di attenzione perché ci sono tante persone impegnate ai seggi: metterli nella posizione di dover scegliere tra la partita e le elezioni è una cosa che andrebbe evitata". Quindi, ''dopo l'elezione del presidente della Repubblica valuterò se formalizzare questa richiesta con una lettera scritta sia con la Lega che con il Ministro e il Prefetto''.

Alemanno forse non sa che a Milano si è giocato il derby in occasione delle elezioni politiche: quelle di Roma sono "solo" amministrative, si vota solo qui, e basterebbe chiedere rinforzi a Firenze e/o a . Forse Alemanno teme che qualcuno non vada a votare per lui? D'accordo con il sindaco anche il prefetto Giuseppe Pecoraro, "ma la settimana prima c'è " ha ricordato (almeno lui lo sa...). "Ma spostare la data non sarebbe una sconfitta dello Stato", spiega il prefetto. Invece lo è, e all'estero sarebbe percepita come tale: a Roma è stata organizzata una finale di , nel giorno e nell'orario indicati dall'Uefa, e sono arrivati anche i complimenti degli inglesi. La Lega di A, e non solo per motivi tv (la Rai preferisce la prima serata) è per mantenere data e orario di domenica 26 maggio. Lo stesso l'Osservatorio: decisione mercoledì prossimo da parte del Prefetto. Dopo che la Lega avrà presentato il suo piano organizzativo: in cantiere anche uno spot con i calciatori di Roma e Lazio. Si sta caricando di eccessiva attesa questo derby, ed è un pericolo. Ma in passato si è giocato anche di sera, portando 5000 bambini gratis all'Olimpico. In passato la vigilia della partita i commissariati di polizia identificavo i possibili violenti da stadio: come per dire, "ragazzi state attenti che vi conosciamo". In molti giravano alla larga dal derby. La prevenzione l'8 aprile è mancata e un centinaio di incappucciati (quattro soli identificati) ha creato problemi enormi, soprattutto di immagine.

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