Pallotta, il peso delle parole
04/04/2013 11:36
BRAND E DINTORNI - Nella conferenza newyorkese, il presidente americano ha messo giustamente laccento sui progressi fatti dalla società rispetto al brand, al marchio Roma che può avvalersi ora di un accordo decennale con il colosso Nike (cosa impensabile fino a qualche tempo fa), dellesclusiva con la Disney nonché di abbinamenti ai massimi livelli come laccordo stretto con la Volkswagen. Tutto bene, anzi, benissimo. Resta il fatto che questi ed altri mega-sponsor, che saranno sicuramente i benvenuti, per quanto possano migliorare limmagine, non possono fare direttamente risultati, punti in classifica. (...)
LO STADIO - Pallotta si è mostrato ottimista, soddisfatto della scelta-Parnasi e delle poche difficoltà (a suo dire) fin qui incontrate nello sviluppo del progetto da concretizzare sullarea individuata di Tor di Valle. Non cè dubbio che tra i tanti fattori che possono potenziare la Roma, lo stadio sia quello principale. Fossimo in Mister Jim non sottovaluteremmo però la burocrazia romana e i suoi mille bizantinismi. (...)
INVESTITORI - Qui qualcosa non torna, o forse è solo questione di tempistica. Pallotta dice che gli telefonano un po da tutto il mondo informandosi sulla possibilità di entrare in società. «Ci mancano 75 milioni...» che non sono pochissimi. E il pensiero va alla bislacca (definiamola così) trattativa con lo sceicco umbro Al Qaddumi. Daccordo, in fondo è stato perso solo un po di tempo e basta, ma dei tanti possibili investitori che chiamano gli uffici della Raptor, possibile che sia stato firmato un precontratto proprio con lui? La domanda sorge spontanea: ci sono davvero questi investitori al telefono? (...)
VENTANNI - Qualcuno ha equivocato, ho ha voluto malignamente equivocare sui ventanni promessi da Pallotta. Come gestione, naturalmente. Non certo come tempo limite o necessario per arrivare a cogliere risultati di prestigio. Ci mancherebbe. Con i suoi Boston Celtics gli sono serviti cinque anni per arrivare al top della NBA statunitense. Spera di fare ancora prima con la Roma e i tifosi ovviamente non vedono lora. Semmai, ha scherzato Pallotta, «ventanni mi ci vorranno per imparare litaliano». (...)