CONDIZIONI - (...) L’attaccante ex Siena ormai si allena regolarmente in gruppo e mostra di non avere alcun timore sui contrasti. Il problema è, dopo oltre due mesi di stop, di capire quanta benzina, quanti minuti ha nel serbatoio. E nessuno meglio di lui e di Andreazzoli può saperlo.
NECESSITA’ - Dando un’occhiata agli allenamenti e considerando la lunga assenza potremmo ipotizzare che Destro ha un’autonomia di mezz’ora o poco più, che gli manca il ritmo partita e che proprio il derby non è il match più consono per gettarlo nuovamente nella mischia. Peccato perchè in assenza dello squalificato Osvaldo, la Roma si trova a giocare con due trequartisti (Totti e Lamela) in attacco e con lo stesso Nico Lopez in non buone condizioni.
OPZIONE - C’è però la possibilità che Destro possa disputare, se necessario, proprio la parte finale del derby. Perchè il ragazzo di Ascoli può essere una valida alternativa tattica per Andreazzoli. Con lui in campo il tecnico toscano può arretrare Totti in posizione di trequartista dando alla squadra un assetto decisamente più offensivo, ma con un giocatore, Destro per l’appunto, capace di sopportare da solo il fronte d’attacco e di far salire la squadra tenendo e conservando palloni grazie alla sua potenza fisica, anche se circondato da difensori avversari.
IN PROSPETTIVA - Con Destro nuovamente disponibile (già dalla settimana successiva a Torino contro i granata dovrebbe essere finalmente pronto), Andreazzoli avrebbe la possibilità di variare anche l’assetto offensivo. Difficile che venga schierato in coppia con Osvaldo, a meno che non vi siano cause di forza maggiore. Destro può interpretare bene il terminale offensivo con l’attuale schema (due trequartisti e una punta) ma anche in un eventuale 4-2-3-1 con Totti alle spalle e Lamela e Florenzi (o Marquinho) sulle fasce. In ogni caso un’arma in più per la Roma nello sprint che può valere l’Europa e la Coppa Italia.