Roma, riecco Osvaldo. Poi Lamela piega il Toro

15/04/2013 10:49

La Roma è partita con un 4-1-4-1 che si trasformava in in possesso di palla, è passata al 4-2-4 dell’avversario con l’ingresso di per (infortunato alla caviglia sinistra e in forte dubbio per mercoledì) e ha finito con un caos organizzato quando è rimasta in dieci per l’espulsione di Balzaretti. Non è stata una partita bella, ma intensa. Ventura dovrebbe far vedere a lungo il filmato del gol di Osvaldo alla sua squadra. Balzaretti ha avuto libertà di crossare in area e Ogbonna si è fatto scavalcare dalla parabola, perdendosi Osvaldo: colpo di testa e gol.

Per sua fortuna, il Torino ha 36 punti: prendere certi gol, per chi deve salvarsi, è un peccato mortale. I granata hanno trovato il pareggio con Bianchi, che ha approfittato di un rimpallo in area tra lui e Burdisso. Cerci, il migliore in campo, ha imperversato sulla fascia destra, colpito un palo e una traversa, fatto espellere Balzaretti e giocato una gran partita contro la sua vecchia squadra. Nella ripresa, in due minuti, si è decisa la gara: Stekelenburg ha deviato sulla traversa una punizione di Cerci destinata al gol e, 120 secondi dopo, Lamela ha pennellato il suo capolavoro. E avere due strade per andare in Europa, anziché una sola, è un vantaggio lapalissiano. Come sempre, purtroppo, c’è anche un bollettino di guerra: 11 ultrà denunciati, due accoltellati (pare per una faida interna alla curva del Toro, ma i tifosi granata hanno accusato i romanisti), 19 daspo per tifosi della Roma saliti bellicosi e senza biglietto sul treno.