Scintille tra Burdisso e Osvaldo

13/04/2013 11:29



Il malcontento generale ha convinto Andreazzoli e a riunire gli ultimi sforzi per non sbagliare l’unico obiettivo rimasto in questo ultimo scorcio di stagione. Il ritorno in Europa è una priorità? Allora non resta che provare con il ritiro. E se dal «Bernardini» assicurano che non ci sia nessun male estremo e che la decisione presa non sia neanche un estremo rimedio, la tempistica dei prossimi impegni non lascia spazio ad altre soluzioni. Sabato la truppa romanista partirà alla volta di Torino ritrovando le miti temperature della capitale nella nottata del mercoledì successivo.
Un lasso di tempo in cui i giallorossi saranno impegnati tra la sfida di campionato domenicale con i granata e il fondamentale ritorno di Coppa Italia a San Siro con l’Inter. Lasciata la Mole quindi, la Roma si fermerà per due giorni a Novara (nell’attrezzato centro sportivo di Novarello) stringendo le distanze anche per la successiva tappa milanese.

Una novità, quella del ritiro esterno, che nonostante sia una strategia logistica usuale per tanti club (l’Inter lo ha fatto in questa stagione proprio nel doppio confronto romano con i giallorossi tra campionato e l’andata di Coppa), non era mai stata adottata da quando il consorzio Usa si è insediato alla guida del club. Nessuna punizione ufficiale, soltanto l’intento comune, studiato dalla società, per cementare i rapporti tra il gruppo e tenere alta l’asticella dell’attenzione nei giorni che decideranno le sorti e i nuovi obiettivi del prossimo futuro. Nessuno sarà esentato, anche gli acciaccati e gli squalificati di Coppa – coincidenza saranno proprio Burdisso e Osvaldo – si alleneranno e seguiranno i propri compagni nei vari spostamenti. Scongiurando almeno il rischio di nuovi viaggi-lampo in giro per le capitali europee.