Totti: «Ci manca la mentalità vincente»
29/04/2013 10:32
Anche Totti, uno che di storie belle e brutte a tinte romaniste se ne intende, aveva pensato bene di lanciare un avvertimento da vero capitano ai naviganti nel mare magnunm giallorosso.
«Non siamo ancora grandi - ha detto prima della partita il numero dieci, sceso ugualmente in campo dopo una notte passata a lottare contro un mal di testa e dei dolori allo stomaco e premiato come miglior giocatore in serie A nel mese di marzo -
come Juventus e Bayern Monaco. Per diventarlo servono giocatori di livello e personalità. Se non c'è la giusta mentalità si rischia di fare brutte figure anche contro le cosiddette piccole ».
Detto, fatto. Totti è sceso in campo, contribuendo fattivamente al poker della rinascita romanista.
"Ci voleva - le parole del capitano al fischio finale -
una vittoria così netta, nel gioco e nel risultato finale. Abbiamo fatto il nostro dovere. Ora, però, dobbiamo subito pensare alla Fiorentina. Serviranno personalità e spirito di sacrificio». Un punto su cui si è battuto fortemente Aurelio Andreazzoli, felice ma non troppo di dover analizzare l'ennesimo giro di ottovolante dei suoi: «Non riesco a godere appieno di questa vittoria. La soddisfazione di aver battuto agevolmente una squadra che aveva fatto 7 punti nelle ultime 3 trasferte è bilanciata dall'amaro in bocca per la prestazione con il Pescara. Ora dobbiamo pensare a rimettere a posto la classifica. Poi, però, mi piacerebbe anche che la mia media punti venga rispettata e sia sempre soddisfacente».
Una media punti, quella andreazzoliana, di 21 in 11 partite e nettamente superiore a quella di Zeman, che in settimana non si è negato un paio di punzecchiature nei confronti della sua ex squadra. «Io non ho ricevuto punture dalle parole del boemo - ribatte il tecnico - le ho solo ascoltate».
Il futuro immediato ora dice Fiorentina e lotta per l'Europa:
«Sarà una partita importante, i nostri tifosi fanno bene a chiederci il terzo posto, ce lo chiediamo noi stessi. Il nostro ambiente, comunque, si deprime troppo facilmente. Serve maggiore equilibrio, Ma per fortuna i conti si fanno sempre alla fine».