Tre gol e i fischi: fa tutto Osvaldo. E la Roma è quinta

29/04/2013 09:49

Gemelli gol Il tre più uno di Osvaldo e Lamela proietta tutti e due a quota 15, quasi a sottolineare come la Roma sia con le sue 68 reti, incluse le tre a tavolino di Cagliari, la squadra più prolifica del campionato. Resta da chiedersi come una macchina da gol così irresistibile, e ieri costretta a fare a meno dello squalificato , possa essersi inceppata appena una settimana fa in casa contro il retrocesso (1-1), complicando una classifica che con due punti in più sarebbe ora solidissima. Forse la risposta è racchiusa proprio in Osvaldo e Lamela: quando si accendono loro, la Roma va. Quando sono in blackout, e succede spesso, il solo , che di suo acceso lo è sempre, non basta. D’altra parte, sapere fin d’ora che Osvaldo non farà parte della Roma che verrà, fa un certo effetto, specie dopo una partita così. Ma su Marte accade anche questo. Il match non è esistito, tanto per la Roma è stato facile chiuderlo con l’uno-due di Osvaldo e Lamela a cavallo del primo quarto d’ora. Due gol molto belli, arrivati entrambi per vie centrali, la triangolazione tutta verticale tra i due nel primo caso, l’assist di a Lamela nel secondo. Importante l’assetto tattico della Roma di Andreazzoli, un con alle spalle di Osvaldo e con Lamela e sulle corsie laterali,madecisivo il 3-4-2-1 con cui Iachini ha replicato, pensando che sarebbe stato sufficiente tenere bassi i laterali Angelo e Rubin e trasformare così la difesa a 5 per contenere i giallorossi.Un presidio delle corsie esterne di cui , lasciato libero in mezzo di fare il comodo proprio, Lamela e Osvaldo si sono infischiati, tagliando come il burro la difesa toscana. Protetti poco e male da Vergassola e Della Rocca, i tre centrali Paci, Felipe e Terzi sono stati fatti a pezzi dalle invenzioni del trio meraviglia.

Solo Emeghara Danneggiato dall’arbitro una settimana fa contro il Chievo, questa volta il Siena non ha la minima attenuante. S’è consegnato subito alla Roma e lì è rimasto, con Iachini incapace di dare una scossa a un gruppo rassegnato, nel quale il solo Emeghara s’è battuto dall’inizio alla fine come un leone, impegnando due volte , all’esordio stagionale. Il secondo sigillo di Osvaldo, su assist di a sua volta messo in moto da , è arrivato sul finire del primo tempo, dopo che il centravanti aveva centrato un palo fragoroso e l’infortunio diDeRossi, sostituito da , era passato senza lasciare traccia. La ripresa, sotto un sole estivo, è trascorsa con alla ricerca del centro numero 228, e il suo tiro più bello, respinto un po’ così da Pegolo, è diventato assist per la tripletta di Osvaldo. Che alla fine si è preso il pallone del match, ma guardandosi bene dal raggiungere i compagni sotto la ...