11/04/2013 09:18
MALINCONICO - Però Osvaldo non ha violato le regole. Non era convocato, non gli era stata prescritta alcuna seduta di allenamento straordinaria. Poteva andarsene a Londra, in Micronesia (chiaro che da lì sarebbe stato difficile tornare in tempo) o nel Paese delle Meraviglie. Del resto un provvedimento disciplinare era fuori discussione, un richiamo ai valori della solidarietà di squadra sarebbe stato probabilmente vano. Il ragazzo è un notevole centravanti fatto in questo modo, orgoglioso, malinconico, alla perenne ricerca di una vita che non sta vivendo. Dovremmo essere più o meno alla fine della sua permanenza alla Roma. Ma siccome mancano ancora sette partite di campionato e auspicabilmente una finale di Coppa Italia, crocifiggere Osvaldo alle sue responsabilità sarebbe uno spreco. Anche se Andreazzoli preferisce non farlo giocare o farlo giocare poco. Lo terranno docchio di qui alla fine della settimana. (...)