27/05/2013 09:57
Coreografie Davanti a un parterre di livello (il presidente del Senato Grasso, il ministro dello Sport Idem, dellIntegrazione Kyenge e dellEconomia Saccomanni, il presidente del Coni Malagò, il sindaco di Roma Alemanno, il presidente federale Abete e quello di Lega Beretta), è poi cominciata la sfida del tifo, in un Olimpico con ampi spazi vuoti. Anche sugli spalti ha vinto la curva laziale, «dipinta» a spicchi bianchi e celesti e con un immenso telo centrale con un centurione romano con il vessillo dellaquila e la scritta «Hic manebimus optime» (citazione di Tito Livio, «Qui staremo benissimo »). Coreografia a cui la Sud ha risposto con fumogeni e due striscioni: «La coerenza come ideale vale più di una finale. Mantenere questa via è la nostra coreografia. Curva Sud» e «Il cielo si oscurò con i colori di Roma ».
Striscioni Poi la sfida degli striscioni: tesserati, avvocati, Trilussa, dentro ci è finito un po di tutto. Spesso con un botta e risposta, quello giallorosso «Voi la grinta, noi lamore per avere una stella sul cuore» (riferimento alleventuale decima coppa) poi il biancoceleste «La storia è sempre quella, sul petto vuoi una stella », con chiaro riferimento alla stella di David, simbolo dellebraismo.