01/05/2013 09:40
LATTESA
Stanco delle critiche del presidente, Allegri conta sullappoggio dei giocatori, dei tifosi e di Barbara Berlusconi. Pure Galliani lo stima. Lallenatore, però, non ha la certezza di veder esaudite le sue richieste: il prolungamento del contratto che gli scade il 30 giugno del 2014 e i tre acquisti mirati e di prima fascia (un centrale difensivo e due centrocampisti). Ecco perché il divorzio, anche in caso di terzo posto, sembra inevitabile. Il Milan ha però il grande problema del sostituto: Seedorf piace solo a Berlusconi. Baldini e Sabatini sanno che Allegri considera la Roma come soluzione ideale. Sa di poter lavorare su un gruppo che può solo migliorare, mentre a Napoli, dove De Laurentiis lo chiamerebbe se Mazzarri rifiutasse il nuovo contratto proprio per spostarsi a Trigoria, sarebbe costretto a giocare già dalla prima stagione per lo scudetto. I dirigenti giallorossi, dal canto loro, lo ritengono adatto per la crescita dei giovani. Più del collega di San Vincenzo che, nel duello tra toscani, può sfilargli sul più bello la panchina della Roma.
I GUSTI COINCIDONO
Se De Laurentiis gli propone il contratto dei sogni (triennale con ingaggio complessivo di 10 milioni netti), lallenatore, per restare, pretende i rinforzi da scudetto, anche perché convinto che Cavani sarà ceduto. La curiosità è nei due nomi fatti da Mazzarri al presidente partenopeo: Osvaldo e Lamela. Se per il primo la Roma è disponibile a parlarne (da convincere è il centravanti che in Italia preferisce la Fiorentina), sul secondo cè il no ad oltranza. Erik è incedibile, lo sanno bene a Manchester, dove il City ha già offerto 25 milioni, proposta subito respinta. Il tecnico arrivando a Trigoria troverebbe i due giocatori che vorrebbe a Napoli. E spingerebbe per la conferma di Osvaldo che lallenatore milanista avrebbe voluto in rossonero. Altri due giocatori, già da gennaio, sono spesso sulla bocca di Mazzarri: Astori e Nainggolan, entrambi del Cagliari e saltati per la valutazione esagerata di Cellino. Guarda caso due calciatori, difensore centrale e centrocampista, allenati da Allegri quando era sulla panchina rossoblu. Da questo punto di vista la Roma ha un compito piuttosto semplice. Volendo può prendere a prescindere Astori (stesso manager di Destro e già trattato lanno scorso) e Nainggolan, se è davvero sicura che prima della fine di maggio, avrà il sì di uno dei due tecnici. Il terzo, toscano anche lui, resterà comunque alla Roma: Andreazzoli ha il contratto fino al 2017. Ora pensa solo a finire la stagione, poi vedrà che ruolo gli offriranno.
LE ALTRE TRATTATIVE
Ilicic piace alla Juve, ma Sabatini ha un canale preferenziale con Zamparini. Se lattaccante scegliesse il club bianconero, il ds giallorosso punterebbe su Hernandez. Una delle due punte del Palermo sostituirebbe Osvaldo. «Lo vorrei con me già sabato» ha scherzato ieri Montella, parlando del centravanti giallorosso. Ha anche elogiato la Roma. «È l'unica che fino ad oggi ci ha battuto due volte, anche se una di queste ai supplementari e poteva finire diversamente al novantesimo. Ci aspetta uno scontro diretto contro una formazione che temo molto, forte e piena di talento». Il Barça insiste per Marquinhos: pronti 20 milioni. Il mercato brasiliano è dattualità a Trigoria: nuovo contatto con Julio Cesar, ex portiere dellInter che ora è al Qpr, anche se nel ruolo è probabile larrivo di Rafael del Santos, con la conferma di Lobont. Offerti 5 milioni alla Dinamo Zagabria per il centrale difensivo Jedvaj, 17 anni e opzionato il trequartista Paredes, 18 anni, del Boca. Il destino di De Rossi, invece, resta legato a quello di Mourinho e Ancelotti. Sabatini può diventare consulente esterno e consiglia Sensibile, ex ds della Sampdoria. Lalternativa è Lo Monaco, ex ad del Palermo.