Baldini: "Fallimento ma il progetto c’è"

27/05/2013 10:27

RIFLESSIONI - Si ricomincia. Forse da zero. Meglio: da una società che non intende restare lì a compiangersi.  «Abbiamo un presidente che ha voglia di andare avanti e di continuare a investire per potenziare la squadra. Sconfitte come queste inducono inevitabilmente a riflessioni. Che saranno fatte». Ma quando? L'unica salvezza per i dirigenti della Roma sarebbe stata annunciare ieri sera stessa il nome del nuovo allenatore. Per cercare di trasmettere fiducia ai fan, dare un segnale di reazione. Non possono farlo perché sono tuttora appesi ai malumori di Berlusconi e ai buoni umori, se ci sono, di Allegri.  «Ma la scelta del tecnico è prioritaria. Lo è sempre, non soltanto alla fine di un anno storto. Domattina (oggi, ndr) ci siederemo a un tavolo e discuteremo dell'allenatore. Parleremo con Andreazzoli. Non farò nomi e non traccerò profili. Il giorno dopo la sconfitta, cominciamo a pensare al futuro» . (...)

PENSIERO - Della partita sarebbe meglio ricordare poco o nulla. Ma qualcosa va detto:  «Una delle peggiori da parte della Roma. Neppure dall'altra parte comunque si è visto grande calcio. Non c'era fluidità, tutto marciava sul filo della tensione. Un episodio l'ha decisa. Era una finale, difficile sperare in qualcosa di meglio. Mi sento di affermare che i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano dentro»

E lui che farà? Dimissioni, fuga al Nord, fino a Londra? Lo scopriremo nei prossimi giorni, mentre i romanisti cercheranno di seppellire sotto altre e differenti emozioni il disastro di questa serata. Oggi Baldini sembra un uomo sconfitto ma non ancora pronto a tirarsi indietro:  «L'ho detto. Adesso, immediatamente, ci sediamo tutti, me compreso, e cerchiamo i nomi giusti, le persone giuste. Il progetto americano non è fallito. Sono andate male certe situazioni legate ad alcune persone. Ora il nostro dovere è rimettere in carreggiata squadra e società e dare a questa à la potenza calcistica che merita» . (...)