Baldini: «Roma, colpa mia». Osvaldo insulta Andreazzoli

27/05/2013 10:11

Pallotta e Malagò Mentre a Trigoria 200 tifosi si radunano per aspettare la squadra, prima di ripartire per gli Usa, il presidente Pallotta scende a consolare la squadra. «Credeteci, vinceremo presto», il senso del suo discorso. L’impatto del suo discorso sulla squadra lo facciamo commentare a un anonimo giocatore. «Ci ha detto due cavolate, ma non lo siamo stati neppure a sentire». Se Osvaldo neppure va in tribuna a ritirare la medaglia d’argento - e il c.t. Prandelli, codice etico alla mano, forse non gradirà - viene consolato da Giovanni Malagò, presidente del Coni, che gli sussurra: «Una giornata così ci mancava, ma supereremo anche questa». Possibile, ma resta il dato di una Lazio che, in tre derby su tre, ha sempre giocato meglio. E il risultato è che, per la terza volta consecutiva, la Roma made in Usa non giocherà in Europa. D’altronde il bilancio è chiaro: in due stagioni le sconfitte sono state 29. Un’enormità. Non è un caso che già nel dopo partita girino voci di dimissioni di Baldini, smentite, anche se a Trigoria i sussurri raccontano come - se il d.g. facesse un passo indietro - il presidente Pallotta accetterebbe la nuova situazione. «Tutte le responsabilità sono mie - dice infatti Baldini -. Ho avuto carta bianca. Ci mancano un paio di giocatori con determinate caratteristiche, sono sicuro che trovando un tecnico meno percepito come supplente come lo è stato Andreazzoli possa aiutare a tirar fuori quelle caratteristiche.Da questa stagione abbiamo avuto molto meno di quello che aspettavamo, potevamo aspirare a qualcosa di più. Questa partita avrebbe potuto far considerare la stagione soddisfacente, ma ora il bilancio non è positivo. Il progetto comunque continua con Pallotta, che ha tutta la voglia del mondodi proseguire. Lui continuerà a fare investimenti. Certo, queste sconfitte costringono a delle riflessioni che verranno fatte». Sembra l’anticamera dell’addio, visto che a Londra c’è il Tottenham che lo aspetta e a Parigi, qualora il Psg scegliesse Capello, si aprirebbe un’altra bella situazione.

Andreazzoli e il futuro Andreazzoli, criticato per le scelte, saluta così. «Rifarei tutto senza dubbio, compresa la scelta di . Penso che questa squadra sia da rifondare. Nella costruzione occorrono calciatori diversi morfologicamente». Ora Roma deve sbrigarsi a pensare al futuro. Allegri pare un po’ allontanarsi, tant’è vero che si torna a parlare di allenatori come Bielsa o Rijkaard. Ma occhio ai ritorni di fiamma. Se i giallorossi mettessero sul piatto un paio di giocatori, il potrebbe anche liberare Pioli. Da sempre l’allenatore prediletto dal d.s. . Come dire, sotto il cielo giallorosso la confusione è grande almeno quanto l’amarezza.