22/05/2013 11:44
Invece Allegri, ieri al Pirellone, non ha cantato parole damore, da ingrugnito ospite accanto a Rivera, alla festa dei 50 anni dalla prima Coppa dei Campioni rossonera, levata al cielo di Wembley nel 1963 da Cesare Maldini, il cui erede Paolo ha intanto smentito i contatti per entrare nello staff. Ieri, vicino al milanista Maroni presidente della Lombardia, la palma del più irritato lha comunque conquistata Galliani. Lulteriore assenza di Berlusconi ha reso evidente come lad esca ridimensionato dal lungo braccio di ferro sullallenatore. Dopo la cena di ieri, oggi Galliani e Allegri hanno lappuntamento finale. «Sono affari nostri». In ballo cè la transazione al contratto da 2,5 milioni fino al 2014, propedeutica al via libera per la Roma (più difficile lanno sabbatico, quasi impossibili le dimissioni).
Convincere su Seedorf i tifosi, schierati con lattuale mister, sarà affare di Berlusconi. Il quale, complice lingresso nel club della figlia Barbara fautrice di unorganizzazione più moderna, ha sposato linnovazione in ogni settore. Del poliglotta Seedorf, che progetta unaccademia giovanile, gli piacciono il fascino cosmopolita e le idee ambiziose, mentre a Galliani imputa una gestione ancorata al passato, il tardivo adeguamento allausterity (infatti gli impose lo stop alloperazione Tevez, troppo onerosa) e linsistenza su Allegri: domenica si è infuriato per la nuova esclusione del pupillo El Shaarawy. Il pollice verso ha amareggiato lallenatore. «Il terzo posto è più del massimo, nel ritorno abbiamo perso solo con la Juve, su rigore ».
La novità è che Galliani non era mai stato sconfessato tanto vistosamente, in 27 anni di Milan. Nessun divorzio, ma un avvertimento: i pieni poteri sono ristretti al mercato, big esclusi. Non sta finendo unera, ma il 9 luglio a Milanello Seedorf potrebbe compiere, da allenatore, il primo passo verso la scalata dirigenziale. Il corso individuale ad hoc della federazione olandese lunico precedente è Zidane gli varrà il patentino Uefa A e Uefa B. Però gli verrà riconosciuto dallUefa solo 2 mesi dopo, nella riunione di settembre. Potrà sedersi in panchina da vice, con un titolare ombra (forse Andrea Maldera, se Tassotti seguirà Allegri alla Roma). La deroga non è stata gradita da alcuni azzurri campioni del mondo, che stanno frequentando il master a Coverciano. «Con noi, per il riconoscimento dei 2 anni in uno chiesto 15 giorni prima del corso, lUefa era stata più fiscale». La prima vera grana, in ogni caso, sarà lo spogliatoio anarchico. «Comportamenti non da Milan»: la formula eufemistica non è il migliore modo per cominciare un ciclo.