23/05/2013 11:38
Allegri e la proprietà sono al braccio di ferro: il tecnico e l'ad milanista hanno discusso per due ore, al termine delle quali il livornese ha dispensato una battuta. «Abbiamo bevuto un caffè. Ci abbiamo messo tanto perché lo abbiamo gustato». Allegri non ha fretta di chiarire il futuro (la Roma giocherà domenica la finale di Coppa Italia contro la Lazio, quindi in questo momento non ha bisogno di distrazioni e caos), vaglia eventuali ulteriori proposte, minaccia di stare un anno fermo beneficiando del bonifico mensile del Cavaliere. Per distrarsi, nel pomeriggio di ieri ha rispettato il voto fatto qualche tempo fa e con il suo staff è andato in bicicletta dallo stadio di Varese al Sacro Monte, facendo poi ritorno a Milanello. Mostra il sorriso dei giorni migliori ma latmosfera è tesa: la battaglia del grano sarà senza esclusioni di colpi perché, dopo le battute velenose del Cavaliere e il corteggiamento sfacciato di quest'ultimo a Seedorf, il livornese (che punta a una buonuscita) non farà sconti.
Ma intanto a Milano più che un comitato di festeggiamenti per lo sbarco di Clarence Seedorf si sta allineando un plotone di esecuzione. Il potenziale arrivo dellolandese solleva parecchie perplessità e non solo per la mancanza di curriculum da tecnico che lo accompagna. Il campione oranje (che detiene il record di quattro coppe dei campioni vinte con tre squadre diverse, una con lAjax, una col Real e due col Milan) ha una personalità straripante, poco incline a piegarsi a seconda delle occasioni.
Il vicepresidente milanista non è convinto della scelta, Mauro Tassotti si sta chiedendo se ci sarà ancora spazio per lui dopo stagioni di militanza rossonera, Ambrosini (tentato dal West Ham o da avventure nella Major League) non è certo di restare. Soprattutto la curva con un comunicato dai toni fermi ha esplicitamente manifestato il proprio dissenso per l'attuale giocatore del Botafogo. «Possiamo benissimo capire che chi investe può decidere di cambiare allenatore anche solo per scelta personale, ma dobbiamo ripartire quantomeno dando la squadra in mano a un allenatore affermato e non certo a persone come Seedorf o altri che hanno zero esperienza in panchina. Noi chiediamo che venga almeno rispettato il Milan con scelte non legate al momento ma con la prosecuzione (se non con Allegri che appoggiamo fermamente, almeno con un vero allenatore) di quel progetto che abbiamo deciso di sostenere».
Terrà conto il Cavaliere dellondata di malcontento che accoglierebbe l'ingaggio di Seedorf? O, preoccupato, abbraccerebbe una terza opzione, come ad esempio Van Basten? Barbara Berlusconi nel frattempo chiarisce: «Non c'è nessuna divergenza tra mio padre e Adriano Galliani. La linea tra loro è comune ed è sempre la stessa da 27 anni e cioè l'interesse del Milan». Vero, ma hanno conosciuto momenti di sintonia maggiore.