14/05/2013 10:48
Appuntamento allora fissato domani alle 11.30 per unudienza, almeno nelle intenzioni, definitiva. Udienza per cui il Tar ha convocato tutte le parti in causa, dal Coni alla a Rai, che detiene i diritti tv della gara, dalla Lega di serie A ai due club, fino alle istituzioni: ministero dellInterno, Comune e Prefettura. «Dimostreremo che la scelta di disputare un incontro così importante alle 18 in concomitanza con lapertura delle urne spiega il legale del Codacons Rienzi creerà disagi immensi ai cittadini. Gran parte dei romani troverà unarea della città paralizzata, e se si dovessero verificare tafferugli al termine dellincontro per molti sarà impossibile votare. Si rischia di arrivare allannullamento delle consultazioni ».
Lobiettivo sarebbe quello di riuscire a trovare una soluzione condivisa, eppure difficilmente il Tar potrà ribaltare la decisione concordata tra tutte le parti lo scorso 30 aprile: anche per motivi organizzativi, dopo il via di venerdì scorso alla vendita dei tagliandi per la partita. Sarà allora il Prefetto a farsi garante della possibilità di disputare in sicurezza la sfida anche in queste condizioni. Nonostante lallerta su un match che anche per semplici gare di campionato ha generato incidenti e accoltellamenti sia altissima: le forze dellordine sono abbastanza convinte di poter contare sulla volontà da parte dei gruppi organizzati di tifosi di evitare nel modo più assoluto scontri nel prepartita. Si parla anche della possibilità che alcuni di questi si riuniscano a Piazzale Clodio per arrivare allimpianto in corteo evitando Ponte Duca DAosta e il bar River, abituale teatro di scontri. Ma il timore di tutti è rivolto soprattutto alle ore dopo il match, quando i supporter sconfitti troveranno in piazza la festa dei vincitori. E nelle strade non è certamente possibile evitare la presenza di soggetti colpiti da daspo. Anche queste paure, forse, zavorrano la vendita dei biglietti per il match: appena 29 mila ticket staccati, in 10 mila aventi diritto non hanno esercitato