Dal Real all’Italia: che ballo! E Allegri, Mazzarri e Conte...

03/05/2013 10:22

La sfida di Carletto Al di là dei comprensibili tira-molla di questi giorni, con i dirigenti del Chelsea e il patron Abramovich in particolare che cercano di risparmiare qualche sterlina (il contratto di Mourinho è davvero principesco), le seconde nozze tra il portoghese e i Blues si celebreranno presto. E a Madrid danno per sicuro l’accordo tra Florentino Perez e : Carletto è un vecchio pallino del presidente spagnolo, che ha provato a ingaggiarlo nel 2006 e nel 2009. Si attende la rielezione del boss per l’annuncio ufficiale, anche se gli uomini-mercato sono già al lavoro per allestire la squadra che vorrebbe. Bale (Tottenham) e Verratti (Paris Saint Germain) sono i rinforzi individuati: mica facile prenderli, però. E poi il Real Madrid dovrà chiarire la questione Cristiano Ronaldo: si dovrà discutere un rinnovo di contratto più «sostanzioso» e presto ci si metterà attorno a un tavolo a discutere. Anche , nonostante tutti diano per scontato il matrimonio con il Real, ha la sue faccende da sistemare: prima di tutto liberarsi dal Paris Saint Germain (il contratto scade nel 2014) dopo aver vinto il titolo e poi respingere con gentile fermezza le avances che, sempre più insistentemente, gli arrivano dal Manchester . La Premier League è un torneo che affascina Carletto, e il ha un gruppo di campioni su cui poter costruire un futuro di gloria, ma come si fa a dire ancora una volta no al Real? C’è la decima Coppa dei Campioni da sollevare a Madrid, mica un obiettivo qualsiasi: è molto attratto dalla sfida.

La variante araba A questo punto del ballo bisogna accoppiare la dama Paris Saint Germain: il nome più gettonato è quello di Arsène Wenger, attuale tecnico dell’. Leonardo, d.s. dei parigini, ha preso contatti, discusso, tracciato programmi. L’accordo sembra possibile. Certo che una cosa va detta: per i ricchi arabi della famiglia Al Thani che da due anni gestiscono la società la scelta Wenger nonera la preferita. Per il dopo ci doveva essere Mourinho con tanto di Cristiano Ronaldo portato in dote. Pare che non sarà così, e questa è la dimostrazione che non sempre i soldi trasformano i sogni in realtà. C’è un altro arabo, in Inghilterra, che sta osservando con interesse l’evolversi della situazione: è lo sceicco Mansour, proprietario del Manchester . Il suo allenatore è Roberto Mancini, sotto contratto fino al 2017, quindi blindato. Però se non vincesse la Coppa d’Inghilterra... Nel calcio, quando ci sono di mezzo questi Paperoni, non si sa mai... Altro personaggio in cerca di squadra è Rafa Benitez: lo vorrebbe il Monaco che i rubli del magnate russo Dmitry Rybolovlev stanno riportando in Ligue 1. E pure Mancini è in corsa.

Panchine di casa nostra E in Italia che succede? Tre gli uomini attorno ai quali ruota il destino del nostro calcio: , Allegri e Mazzarri. Il primo discuterà con i dirigenti il piano di rafforzamento, cercherà di imporsi, ma non si muoverà dalla : per un certo periodo è stato nel mirino del Chelsea, ma ne è uscito appena è circolato il nome di Mourinho. Di Allegri si conoscono da molto tempo i dissapori con il presidente Berlusconi e la corte che gli sta facendo la Roma. La squadra rossonera sta con il tecnico (e questo è unaspetto importante), Galliani pure: bisognerà vedere se Berlusconi, in caso di mancata qualificazione per la , deciderà di fare la rivoluzione. E a quel punto vale tutto: Seedorf, Van Basten, Montella, ma anche Inzaghi. Più intricata la situazione di Mazzarri: De Laurentiis gli propone un ricco rinnovo contrattuale, lui tentenna, la Roma lo tiene in stand-by se non arrivasse ad Allegri. Nonostante il secondo posto in cassaforte, il è in subbuglio.