Il bivio Allegri. Milan, Galliani media. E ora Berlusconi apre

07/05/2013 09:36



TROPPO PRESTO - Berlusconi invece deve essersi convinto di ciò di cui Galliani è convinto da tempo: in questo momento sarebbe prematuro pensare a uno dei fedelissimi di . Nelle ultime settimane si è parlato molto di Seedorf, verso il quale Berlusconi aveva espresso grande stima a taccuini chiusi («per il Milan mi piacerebbe una figura internazionale, uno alla Seedorf che parli tante lingue e sia conosciuto ovunque»). Ieri Seedorf ha rilasciato una dichiarazione che sui siti internet italiani è già stata interpretata in modi diversi, ma il testo ufficiale è lineare: l’olandese ha escluso ogni contatto con il Milan. «Nella mia carriera ho sentito tante voci. Se il Milan mi chiamasse sarebbe un’altra cosa, ma non mi ha contattato nessuno. Sono solo pettegolezzi», ha detto a Lancenet. Il nome di Seedorf può essere valido per il futuro (un futuro per il quale sono in corsa Inzaghi e Gattuso), ma difficilmente utilizzabile per la successione immediata ad Allegri. Il quale ha ripetuto più volte di considerare il Milan una priorità, ma dovrà scoprire a quali condizioni il suo lavoro può continuare. Allegri è infastidito per molte cose, però le parole di Galliani hanno sempre il potere di rigenerarlo. E l’appoggio della squadra lo rafforza.



GRANDI ELETTORI - I giocatori sono dalla sua parte e gli italiani tirano il gruppo. Schierati con il tecnico ci sono i senatori vecchi e nuovi, El Shaarawy, uno dei sostenitori più convinti, Balotelli e altri in ordine sparso. Il problema resta il gradimento di Berlusconi, che negli anni non ha risparmiato critiche a nessuno dei suoi allenatori. Ma Galliani sa che trovare adesso un successore con l’esperienza giusta e uno stipendio abbordabile non è semplice. Per questo continuerà a mediare fra i malumori stabili e passeggeri di presidente e tecnico. La soluzione del caso è vicina.