14/05/2013 11:05
Mentre si susseguono summit investigativi in previsione di quello che potrà accadere prima, durante e soprattutto dopo il derby del 26 maggio, è notizia di ieri che il presidente della III sezione quater del Tar del Lazio Italo Riggio ha accolto la richiesta del Codacons di convocare per domani le parti interessate dal ricorso con il quale lassociazione in difesa dei cittadini ha chiesto di sospendere il provvedimento che anticipa la partita alle 18. Il giudice amministrativo ascolterà i rappresentanti di Codacons, Coni, Lega Calcio, Rai, Comune, ministero dellInterno, Prefettura, Roma, Lazio («È un atto dovuto, non capisco dove sia il problema», replica il presidente Claudio Lotito) per esaminare i piani approntati affinché il derby non si trasformi in unaltra serata di violenza. Questa volta con un pericolo in più: il coinvolgimento dei seggi elettorali per le Amministrative.
«La finale avverte Carlo Rienzi, presidente del Codacons bloccherà un intero quadrante della città proprio quando gran parte dei romani si recherà al voto. Troveranno unarea della Capitale praticamente paralizzata. In caso di tafferugli per molti cittadini sarà impossibile votare, con conseguenze che potrebbero arrivare allannullamento delle intere consultazioni amministrative ». Unaltra tegola su un appuntamento che di sportivo rischia di avere poco, anche se i biglietti sono in gran parte già venduti: pericolo di scontri, bonifiche del Foro Italico, controlli di intelligence sugli ambienti estremisti e violenti, ricerca di arsenali, daspo, zone rosse e presidi mobili.
Il sindaco Gianni Alemanno è preoccupato: «Sono perplesso perché derby ed elezioni insieme sono per la città uno stress molto forte. Penso che il problema esista e lho evidenziato». Il vice presidente del Senato e tifoso romanista Maurizio Gasparri (Pdl) sottolinea come «non cè nessuna certezza che alle 18 tutto funzioni regolarmente, ma chi ha la responsabilità della sicurezza ha il diritto di dire la sua. Sarebbe stato più giusto non distrarre gli elettori e le forze dellordine: si poteva posticipare la partita di 48 ore».