L’Italia sempre più a fondo: il Portogallo può superarla

01/05/2013 10:41

Ranking 2014 Oggi l’Italia è ancora 4a nel ranking, con un vantaggio di oltre 5 punti su Francia e Portogallo. Ma a luglio il discorso cambierà totalmente. Si sa, il ranking è la fotografia delle ultime stagioni: ebbene, con l’inizio della prossima, sarà «tagliato» il 2008-09, molto favorevole ai nostri club, e le distanze quasi si azzereranno. Per essere più espliciti: se domani il Benfica perde con il Fenerbahçe, nella semifinale di Euroleague, si partirà da uno 0,8 di distacco. Cioè niente. Ma se i portoghesi si qualificano, e magari vincono la finale, si tratterà di millesimi. Con l'aggravante che, dal Porto in giù, le coppe sono prese sul serio fin dai preliminari estivi e quindi il coefficiente aumenta.

Retrocessione Non è una questione di posti nelle coppe, non ancora almeno. Abbandonate da tempo le prime tre posizioni del ranking (quelli che oggi assegnano a Spagna, Inghilterra e Germania 4 club in ), dal 4o al 6o posto è la stessa cosa: 3 squadre, 2 ai gruppi e una ai preliminari. Qui ci sono Italia, Francia e Portogallo. I guai seri cominciano dal 7o posto, che sarebbe una tremenda retrocessione economico-sportiva: un solo club ai gruppi, uno ai preliminari, cioè la fascia B d’Europa. L'Italia non ancora sul baratro: la Francia è distante, benché i quattrini del Psg in prospettiva possano impensierire. E l’Olanda, al 7o posto, è davvero lontana. Ma — più che l’Olanda — sono Russia e Ucraina, potenze emergenti con risorse finanziarie a noi sconosciute, a minacciare il futuro del ranking Uefa italiano.

Dieci anni di crisi Il 5o posto è comunque un segnale inequivocabile della crisi profonda. L’Inter e il Milan possono anche vincere una , la avvicinarsi alle grandi: ma è il movimento italiano che da almeno dieci anni non risponde. Né in né in Europa League dove l’ultima semifinale risale addirittura al 2005 (Parma). Cifre impietose: appena 3 e 2 Europa League vinte negli ultimi 17 anni. E pensare che dal 1986 al 1999 abbiamo comandato quasi ininterrottamente e che, dal 1985 al 2010, non siamo mai scesi sotto il 3o posto (che ormai significa 4 club in ). Nel 1985, prima dell’Heysel che segnò la fine del dominio inglese, l’ultimo 5o posto: stiamo tornando laggiù?

Teste di serie La crisi si riflette anche sulle fasce dei sorteggi. Non avremo teste di serie il 29 agosto, a Montecarlo, quando sarà disegnata la prossima , a meno che l’Inter non riesca ad acchiappare incredibilmente il 3o posto in campionato: sarebbe allora in prima fascia grazie al suo coefficiente altissimo. Il resto dei nostri club, no. Milan in 2a, tra la 3a e la 2a (più probabile), in 4a. E, sempre Inter esclusa, qualunque altra italiana sarebbe nell’ultima urna. Mentre la Germania, la nostra ex rivale diretta, sta