19/05/2013 10:50
Resta la curiosità per quella che potrebbe essere l'ultima partita di Walter Mazzarri sulla panchina di quel Napoli guidato a un secondo posto prestigioso e alla promozione in Champions League dalla porta principale. Tra i due livornesi fortemente indiziati per sistemarsi al timone della Roma nella prossima stagione, proprio Mazzarri sembra quello preferito dalla società (e, dicono, anche dalla maggioranza dello spogliatoio). Sancito il distacco da De Laurentiis anche con le parole spese nell'ultima conferenza stampa, può allarmare la dirigenza romanista una concorrenza che ha trovato più larghi margini con il girotondo delle panchine nell'élite europea, non è soltanto la Roma a dover intraprendere una strada nuova dopo una stagione che neanche la conquista della Coppa Italia potrebbe rendere esaltante.
E dunque saranno i riflettori a illuminare l'Europa, quattro le sfide che pesano sulla definizione del drappello italiano chiamato ai confronti internazionali nella stagione che verrà. Nel rispetto delle gerarchie, prcedenza all'ultimo sprint per i preliminari di Champions, con le due contendenti separate da due punti, ma unite dal destino nella proposta del calendario, andarsi a giocare il tutto per tutto sui campi di due formazioni già ufficialmente consegnate alla seconda divisione. Per entrambe, obbligo assoluto di vincere, il vantaggio del Milan non dà tranquillità, perché in caso di pari l'aggancio da parte della Fiorentina diverrebbe automatico sorpasso, in base alla legge dei confronti diretti. Nell'ultimo scorcio di stagione, il Pescara ha collezionato una serie di sconfitte da primato, l'unica a porgere una mano caritatevole è stata la Roma in uno dei suoi non pochi blackout che l'hanno posta in posizione disagevole.
Al punto di dover affidare ogni residua ambizione europea alla finale di Coppa Italia, tra una settimana. Passeggiata prevedibile per i viola, ma il MIlan dovrebbe letteralmente suicidarsi a Siena, contro una formazione senza più stimoli e in condizione atletica deficitaria, almeno secondo quanto denunciato dal finale di stagione. Per garantirsi l'Europa League, Udinese e Lazio dovranno invece superare ostacoli di ben più elevato livello. Nonostante le disgrazie a raffica e i perduranti problemi di formazione, l'Inter farà di tutto per regalare al suo tifo un congedo dignitoso, ma i friulani vantano una striscia di vittorie autoritarie e nobilitate dal bel gioco. Prospettive in apparenza migliori per la Lazio, che ha il vantaggio di affrontare il Cagliari sul neutro triestino. Ma i sardi hanno mostrato, a dispetto di tutte le avversità, di avere carattere e personalità, riuscendo perfino ad appannare le festa juventina dello scudetto. Ci sarà da soffrire.