La Roma davanti al bivio «Per noi tutto o niente»

26/05/2013 12:59

Niente è questo: fuori per il secondo anno dall’Europa; un danno economico vicino ai 15 milioni di euro; un danno d’immagine anche peggiore; la necessità di cambiare allenatore al più presto anche se Allegri incontrerà Berlusconi solo giovedì prossimo. Nella stagione scorsa la espose uno striscione, rivoluzionario per il calcio italiano, dove era scritto: mai schiavi del risultato.Ma la Roma, in questa finale, sarà o no schiava di una vittoria necessaria? «Credo sia una parola forte, anche se il risultato sarà importantissimo per tanti motivi. Non penso, però, che la vita mia o dei tifosi sarà penalizzata dal risultato. Se perderò, non mi sentirò schiavo. Chi vuole partecipare a un evento sportivo deve contemplare anche la sconfitta, altrimenti si sta a casa. Lo sport è questo da sempre, non lo invento io».

Accettare la sconfitta, ma fare di tutto per vincere: «Le aspettative erano di un certo tipo, a inizio anno, poi si è tutto complicato. Siamo ancora in condizione di poter ottenere molto. Questa finale può trasformare la stagione in esaltante. Mi sento fortunato a partecipare a un evento così e me lo voglio godere in senso positivo.  Come spero faranno tutti quelli che verranno allo stadio». Osvaldo è favorito su , Marquinhos giocherà a destra. e Bradley preferiti a . In tribuna ci sarà il presidente James Pallotta, che ha fama di portafortuna e venerdì ha visto vincere l’Acea in gara-1 della semifinale playoff contro Cantù. Ma tra basket e calcio, a Roma, c’è una bella differenza. Soprattutto quando è derby.