23/05/2013 12:55
Parliamo del famoso stadio della Roma a Tor di Valle. A che punto siete?
La realizzazione dello stadio della Roma per me, giovane imprenditore e antico tifoso romanista (d tiene a sottolinearlo, ndr) è un sogno. A parte il cuore, il progetto è d'importanza strategica per Roma che, per la prima volta dopo le Olimpiadi del 196o, realizzerà un impianto sportivo di questo valore. Inoltre è sicuramente un segnale importante perla Capitale: essere in grado di attirare importanti investimenti internazionali in un momento di crisi, con la grande opportunità di poter creare nuova occupazione e un forte impulso al sistema economico e produttivo. L'ideale sarebbe potere aprire il cantiere nel 2014 e inaugurare il nuovo impianto nel 2016.
Cosa è per lei esattamente la sostenibilità in campo immobiliare?
Individuare il punto di equilibrio fra l'equo ritorno economico di un investimento e la giusta redistribuzione al territorio in termini di servizi e di qualità della vita. Credo che un imprenditore edile abbia più di altri operatori in altri settori una responsabilità "sociale". Quel che si costruisce resta. E tocca la vita della gente, nel vivere quotidiano. Qualità e prezzi accessibili diverranno il leit motiv dell'immobiliare del futuro e pertanto gli imprenditori del nostro settore dovranno adeguarsi a ricavi minori, innalzando il benchmark qualitativo del prodotto. Il "punto di equilibrio" si deve spostare a favore delle redistribuzione sociale: il mio non è un solo atteggiamento socialmente responsabile ma è frutto di un ragionamento necessario all'equilibrio economico del nostro sistema. (...)