Troppa paura, è il peggior derby

27/05/2013 10:45



La Lazio gioca come sa, chiudendo gli spazi e ripartendo sugli esterni, specialmente dalla parte di Candreva (per arginarlo Balzaretti ha sempre bisogno di qualcuno in raddoppio, il più delle volte ) e al 34’ ci vogliono i migliori riflessi di
per dire di no al colpo di testa di Klose dopo che Lamela aveva perso una brutta palla sulla trequarti favorendo il cross di Lulic. , fino a quel momento utile più per coprire il primo palo sui calci d’angolo avversari che per altro, si trova sulla testa il primo pallone buono della partita, ma non riesce a colpirlo bene e manda alto proprio allo scadere.




Si ricomincia con tre errori in quattro minuti: un contropiede solitario di Marquinhos concluso da un da distanza proibitiva, che infatti finisce lontano dallo specchio, un dal limite di Marquinho bloccato da Marchetti e un cross troppo alto di , che pure aveva saltato di netto Ledesma, poi costretto al cambio (al suo posto Mauri, Petkovic passa al
). Al 12’ è bravo (e coraggioso) a fermare in scivolata Hernanes a due passi dall’area piccola, ma per la Roma i problemi veri cominciano quando c’è da far ripartire l’azione perché dietro la palla sono tutti un po’ fermi. Il ghiaccio di una partita bloccata comincia a sciogliersi solo a metà tempo, quando nel giro di un minuto prima Lamela pecca di egoismo e si fa murare il sinistro dalla difesa, poi sul contropiede di Lulic, Hernanes mette un cross basso in area per Klose, che non arriva di un soffio.




Passano altri due minuti e un’apertura di quaranta metri di pesca Marquinho sulla sinistra, tocco al volo per , stop e tiro, ancora bravo Marchetti. Al 26’ il dramma: Candreva se ne va sulla destra e crossa,
si allunga ma finisce per prolungare per Lulic, che sul secondo palo anticipa Marquinhos e mette in rete. La risposta romanista è immediata, perché sulla punizione di
dalla lunetta, Marchetti per una volta resta immobile, solo che il pallone sbatte sulla parte interna della traversa e poi rimbalza pochi centimetri al di qua della linea di porta. Andreazzoli prova a giocarsi il tutto per tutto inserendo Osvaldo per Balzaretti (con Marquinho che scala a fare il terzino), peccato che l’azzurro non tocchi letteralmente palla. Tutto o niente, diceva Andreazzoli. Ma è un niente che fa male.