Ancora Allegri

03/06/2013 10:33

Non si parla di prolungamento del contratto, quello di Allegri scade a fine stagione nel 2014. Chiaro, chiarissimo, invece Berlusconi quando traccia i limiti entro i quali deve stare Allegri. Commissariamento è una parola grossa, ma non c’è dubbio che quando si parla di «diritti e doveri della società verso l’allenatore e dell’allenatore verso la società» si dà un’indicazione precisa su come si deve comportare Allegri. Il tecnico sarà sostenuto e supportato dalla società, ma Allegri dovrà dare retta ai suggerimenti della società, in questo caso di Berlusconi, e quando si tratta di gioco, di tattica, e di formazione. Tutto questo rispettando la parola d’ordine «Il Milan è uno solo». Secondo le ultime indicazioni notturne ha prevalso la linea conservativa di Adriano Galliani che dopo aver difeso il tecnico livornese nel mese di novembre, in piena burrasca, con la classifica che induceva alla depressione più cupa, ha provato a convincere ancora una volta il Cavaliere a non esonerare un tecnico capace di condurre il Milan (che era stato smembrato nell’estate scorsa) al terzo posto.

Ama i numeri l’ad rossonero e dopo aver ricordato i 234 punti ottenuti in tre campionati (più di quelli collezionati dalla ), ha presentato al Cavaliere un dossier dal quale si evince che Allegri ha, in campionato, una media punti superiore a quella dei suoi illustri predecessori. Quella di Sacchi è di 1,83 (153 partire, 281 punti), di Capello è 1,90 (204 partite, 388 punti), di è 1,97 (282 partite, 557 punti). Il tecnico toscano invece ha conquistato 234 punti in 114 partite, con una media punti di 2,05. Adriano Galliani (arrivato ad Arcore alle 20.15 — mezz’ora prima del tecnico — accompagnato da Giuseppe Sapienza, responsabile della comunicazione rossonera e da Gianni Buzzi, il fotografo ufficiale della società di via Turati) non ha chiesto al presidente il rinnovo del contratto per l’allenatore legato al Milan fino al 30 giugno del 2014 limitandosi a proporre il rispetto dell’accordo attuale.

Perché Allegri resta al Milan? Il primo motivo è di natura economica: Fininvest non intende avere a libro paga due allenatori (e non avendo più voglia Allegri di accettare la corte della Roma che sul piatto ha messo un contratto biennale con opzione per la terza stagione da 3,5 milioni di euro, il rischio di doverlo stipendiare per la prossima annata era elevato).

Non solo. Il Cavaliere è sensibile agli umori popolari: contro Seedorf, il suo tecnico ideale, si è sollevata un’ondata di contestazioni senza precedenti (sia dei tifosi che dei media). Inoltre l’olandese ha richiesto uno stipendio pari a quello che ora percepisce da giocatore al Botafogo (cioè 3,5 milioni). Barbara Berlusconi ha preferito rivestire un ruolo defilato nella vicenda: così è volata a Parigi per assistere alle partite del Roland Garros. Dopo aver presentato nei giorni scorsi al padre una scheda di valutazione sui due duellanti, ovvero Allegri e Seedorf, comprendente i pro e i contro di ogni scelta, ha voluto estraniarsi dalla questione. La Roma ora cerca un nuovo tecnico. Il ballottaggio è diffuso: i nomi Blanc, Bielsa, Mancini e Rijkaard. Buon lavoro